Buongiorno dottore, le scrivo/la chiamo perché mio figlio da un po’ di tempo manifesta… e non so cosa devo fare… penso sia un fattore psicologico…
Quando un genitore si trova ad affrontare sintomi preoccupanti nel proprio bambino, è naturale sentirsi ansiosi e cercare le migliori vie per garantire il benessere del proprio figlio. Prima di rivolgersi direttamente ad uno psicoterapeuta è importante seguire un percorso strutturato e multidisciplinare che, in base al tipo di situazione, consideri innanzitutto i possibili fattori biologici e medici, senza ovviamente tralasciare le complesse interazioni psicologiche e sociali che possono influenzare la salute mentale e il comportamento del bambino, ma che possono essere prese in carico dopo un’adeguata diagnosi differenziale, processo mediante il quale un professionista della salute, come un medico o uno psicologo, identifica e distingue tra diverse condizioni o disturbi che possono presentare sintomi simili, escludendo così altre possibili cause dei sintomi osservati per giungere a una diagnosi accurata.
Un pediatra esperto o uno psicologo competente sapranno guidare i genitori verso un percorso di valutazione adeguato per il bambino.
Step 1: Consulto con il Pediatra di Fiducia
Il primo passo basilare è quello di consultare il pediatra di fiducia del bambino. Il pediatra svolge un ruolo fondamentale nella valutazione iniziale dei sintomi e nell’esclusione di possibili cause mediche sottostanti. È importante comunicare in modo chiaro e dettagliato al pediatra i sintomi osservati, l’insorgenza della sintomatologia, la frequenza e l’intensità, così come qualsiasi cambiamento nel comportamento o nelle abitudini del bambino.
Durante questa fase, il pediatra potrebbe eseguire esami fisici, analisi del sangue o altri test diagnostici per escludere condizioni fisiche che potrebbero contribuire ai sintomi. È il primo passo essenziale per stabilire una base diagnostica solida e per indirizzare il bambino verso ulteriori valutazioni specialistiche, se necessario.
Step 2: Visite Specialistiche
Se i sintomi persistono o se emergono complessità che richiedono una valutazione più approfondita, il pediatra potrebbe consigliare di consultare uno specialista. Le visite specialistiche possono includere:
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Neurologo: Per valutare sintomi neurologici o comportamentali che potrebbero essere indicativi di disturbi del sistema nervoso centrale, come convulsioni, tic o disturbi del movimento.
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Neuropsichiatra infantile: Un neuropsichiatra infantile è specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi del comportamento, dell’attenzione e dell’umore nei bambini. Questo professionista può valutare sintomi come iperattività, impulsività, deficit di attenzione, ansia o depressione.
Queste visite specialistiche mirano a escludere cause biologiche sottostanti e a stabilire una diagnosi precisa che orienti il trattamento e l’intervento terapeutico successivo.
Step 3: Consultazione con uno Psicologo Infantile
Molte volte, soprattutto quando i sintomi del bambino sembrano essere influenzati da fattori psicologici o comportamentali, è consigliabile consultare uno psicologo infantile. Lo psicologo può condurre una valutazione approfondita dei processi emotivi, comportamentali e sociali del bambino, inclusi aspetti di relazione familiare e dinamiche interpersonali.
Durante la valutazione, lo psicologo può utilizzare interviste cliniche, test psicologici e osservazioni comportamentali per comprendere meglio il funzionamento psicologico del bambino e le influenze ambientali che possono contribuire ai sintomi osservati.
Prospettiva Bio-Psico-Sociale e Importanza del Contesto
Un approccio bio-psico-sociale è fondamentale nella valutazione e nel trattamento dei sintomi preoccupanti nei bambini. Questo modello integrato considera non solo i fattori biologici e psicologici, ma anche l’impatto del contesto sociale e ambientale sullo sviluppo del bambino.
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Fattori biologici: Includono genetica, sviluppo neurologico e biochimica cerebrale, che possono predisporre il bambino a determinati disturbi.
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Fattori psicologici: Comprendono la personalità del bambino, le sue capacità di coping, la gestione delle emozioni e le dinamiche familiari.
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Fattori sociali e ambientali: L’ambiente familiare, la scuola, gli amici e altri contesti sociali influenzano il comportamento e il benessere emotivo del bambino.
Confluenza di Fattori e Problemi Psicologici
Spesso, una combinazione di fattori può contribuire all’insorgenza di problemi psicologici nei bambini. Eventi stressanti come separazioni familiari, perdite significative, cambiamenti ambientali o malattie croniche possono agire come fattori precipitanti per sintomi comportamentali, ansia o depressione.
Importanza della Presa in Carico Psicologica in Condizioni Pediatriche
Le condizioni pediatriche che richiedono ricovero ospedaliero o interventi medici invasivi possono essere traumatiche per il bambino e la sua famiglia. Così come la presenza di patologie acute o croniche. È fondamentale che l’intervento psicologico sia parte integrante della gestione di queste situazioni, per supportare il bambino nel comprendere e affrontare le esperienze emotive associate.
Cosa fare
Affrontare sintomi preoccupanti nei bambini richiede un approccio olistico, che integri valutazioni mediche, psicologiche e sociali. Collaborare con professionisti qualificati e multidisciplinari è essenziale per garantire una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato. Un intervento tempestivo e appropriato può fare una differenza significativa nel migliorare il benessere emotivo e comportamentale del bambino, facilitando un adattamento positivo alle sfide che possono emergere nel corso della sua crescita e sviluppo.
Articolo a cura del:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica