Allattamento digitale e disturbi del comportamento nei bambini: effetti e rischi del ricorso precoce alla tecnologia

L’Allattamento Digitale come Fenomeno in Crescita

In un’epoca in cui la tecnologia è onnipresente, l’uso di dispositivi digitali per calmare o distrarre i bambini è una pratica sempre più comune. Questo fenomeno, noto come “allattamento digitale”, implica l’uso della tecnologia come strumento di conforto e intrattenimento sin dai primi mesi di vita, in momenti basilari per lo sviluppo come il pasto o il sonno (Radesky et al., 2014). Sebbene i dispositivi possano sembrare un mezzo efficace per placare i bambini e semplificare la gestione familiare, l’allattamento digitale può avere effetti negativi sullo sviluppo emotivo e comportamentale dei piccoli, contribuendo alla manifestazione di disturbi del comportamento e a una dipendenza precoce dalla tecnologia.

L’Allattamento Digitale: Cosa Significa e Come Influenza il Legame Genitore-Figlio

Durante i primi anni di vita, il bambino sviluppa la propria identità e sicurezza emotiva attraverso il contatto diretto con il genitore, in particolare con la madre, in un legame che si costruisce attraverso il contatto visivo e la comunicazione non verbale. Quando, invece, viene introdotto uno schermo durante i momenti di accudimento – ad esempio, durante il pasto o mentre viene calmato – lo sguardo genitore-bambino è mediato dalla tecnologia. Questo triangolamento dello sguardo con lo schermo riduce l’intimità del contatto, impedendo al bambino di percepire la presenza emotiva e il sostegno affettivo diretto del genitore (Kirkorian et al., 2009).

Il contatto visivo e l’attenzione condivisa sono fondamentali per la regolazione emotiva e per lo sviluppo della fiducia verso il mondo circostante. L’allattamento digitale, sostituendo la presenza del genitore con uno schermo, può quindi influenzare negativamente lo sviluppo del bambino, privandolo di esperienze sensoriali e interazioni che favoriscono una crescita sana e un attaccamento sicuro. Questo fenomeno, che sembra apparentemente innocuo, si rivela invece un fattore di rischio per la costruzione di una relazione autentica con il genitore, fondamentale per una crescita emotiva equilibrata.

La Dipendenza Emotiva dalla Tecnologia: Rischi per l’Autonomia del Bambino

L’allattamento digitale può portare il bambino a sviluppare una dipendenza emotiva dalla tecnologia, che si traduce in un bisogno costante di stimoli digitali per calmarsi o per sentirsi appagato. A differenza dell’autoregolazione emotiva, che si sviluppa attraverso l’interazione e l’osservazione dei genitori, il bambino abituato alla tecnologia per la gestione delle proprie emozioni tende a cercare rifugio negli schermi anche nei momenti di disagio, noia o ansia (Greenfield, 2014). Questa dipendenza emotiva rappresenta un rischio significativo per lo sviluppo dell’autonomia, limitando la capacità del bambino di esplorare, affrontare situazioni di frustrazione e sviluppare strategie personali per calmarsi.

La dipendenza tecnologica precoce, inoltre, riduce le opportunità di sperimentare l’empatia e la comunicazione emotiva reale. Con il tempo, il bambino può trovare più difficile connettersi con le proprie emozioni e regolarle senza ricorrere a uno schermo, una difficoltà che può evolvere in problemi di comportamento, come impulsività, rabbia e difficoltà nel gestire le relazioni sociali.

Allattamento Digitale e Disturbi del Comportamento: Come si Collegano

L’allattamento digitale è stato associato a un aumento dei disturbi del comportamento nei bambini, che possono manifestarsi in età prescolare e scolare. Gli studi suggeriscono che i bambini esposti precocemente e regolarmente ai dispositivi digitali possono presentare difficoltà di attenzione, problemi nella gestione della frustrazione e una maggiore impulsività (Anderson & Dill, 2000). Questi problemi sono spesso legati al fatto che, abituati alla gratificazione immediata fornita dai dispositivi, i bambini faticano a sviluppare pazienza e tolleranza alle situazioni che richiedono attesa e autocontrollo.

Inoltre, il bombardamento di stimoli veloci e colorati offerti dai dispositivi digitali tende a sovraccaricare il sistema nervoso del bambino, che si abitua a un livello di attivazione elevato. Questo può portare a difficoltà nel mantenere l’attenzione su attività meno stimolanti ma essenziali per la crescita, come il gioco libero, la lettura o le interazioni sociali. La mancanza di esperienza nell’autogestione emotiva, unita alla difficoltà di concentrazione, può aumentare il rischio di sviluppare comportamenti problematici come l’iperattività, la disobbedienza e l’aggressività.

Effetti dell’Allattamento Digitale sullo Sviluppo Emotivo

L’allattamento digitale non solo influisce sul comportamento, ma può anche compromettere lo sviluppo emotivo del bambino. Privato del contatto emotivo diretto e abituato a uno schermo che “anestetizza” le sue emozioni, il bambino tende a sperimentare meno empatia e consapevolezza emotiva (Twenge, 2017). La tecnologia, utilizzata come mezzo di gestione emotiva, priva il bambino di esperienze fondamentali per riconoscere e interpretare le proprie emozioni.

Questo rischio è particolarmente evidente quando il bambino cresce in un ambiente dove lo schermo viene costantemente utilizzato per evitare crisi emotive o capricci. Senza l’opportunità di confrontarsi con le proprie emozioni, il bambino sviluppa una minore tolleranza alla frustrazione e una ridotta capacità di gestione dello stress. Questa carenza di competenze emotive può rendere più difficile affrontare le sfide della vita quotidiana e aumentare il rischio di sviluppare problemi di comportamento in età adolescenziale.

Gli Effetti dell’Attaccamento Madre-Bambino e l’Interferenza della Tecnologia

L’attaccamento madre-bambino è un legame fondamentale per lo sviluppo emotivo e psicologico del bambino, che si costruisce nei primi mesi e anni di vita attraverso il contatto visivo, le carezze, le risposte affettive e le interazioni dirette. Questo attaccamento permette al bambino di sviluppare un senso di sicurezza emotiva e una fiducia di base verso il mondo esterno (Bowlby, 1988). Durante le interazioni quotidiane, come l’allattamento o il gioco, il bambino impara a regolare le proprie emozioni osservando e rispecchiandosi nelle reazioni del genitore. Il contatto visivo, ad esempio, trasmette al bambino una sensazione di presenza e rassicurazione, aiutandolo a comprendere che le sue emozioni sono riconosciute e accettate.

Quando la tecnologia interferisce in questi momenti di connessione, come accade con l’allattamento digitale, questo processo di attaccamento e regolazione emotiva viene disturbato. Lo schermo interrompe il flusso naturale di sguardi e attenzioni condivise, e il bambino percepisce meno il coinvolgimento emotivo del genitore, sviluppando così una minore sicurezza emotiva (Kirkorian et al., 2009). Studi suggeriscono che il contatto costante con uno schermo, invece che con il volto del genitore, può rendere il bambino più vulnerabile a sviluppare ansia e a rispondere con maggiore impulsività alle situazioni stressanti (Radesky et al., 2014).

L’interferenza della tecnologia nei momenti di attaccamento madre-bambino può portare a un attaccamento insicuro, in cui il bambino non si sente completamente accolto e rispecchiato dal genitore. Questo tipo di attaccamento, se non adeguatamente risolto, può influenzare negativamente la capacità di stabilire relazioni sicure e stabili in età adulta, limitando lo sviluppo dell’empatia e della fiducia nelle relazioni.

Raccomandazioni per i Genitori: Come Evitare i Rischi dell’Allattamento Digitale

Per ridurre i rischi dell’allattamento digitale, i genitori possono adottare alcune strategie che promuovano un uso sano e limitato della tecnologia fin dai primi anni di vita. Uno dei primi passi è evitare l’uso di dispositivi digitali durante momenti dedicati all’interazione come i pasti o a momenti che precedono attività essenziali come il sonno e i momenti di conforto, preferendo il contatto diretto e l’interazione faccia a faccia (O’Keeffe & Clarke-Pearson, 2011). Questo aiuta il bambino a sperimentare il sostegno emotivo e a sviluppare un senso di sicurezza attraverso la presenza reale del genitore.

Inoltre, è utile stabilire dei limiti e regole chiari sull’uso della tecnologia e incoraggiare il bambino a esplorare il mondo reale attraverso il gioco fisico, la lettura e le attività creative. Favorire un ambiente domestico in cui le emozioni possano essere espresse liberamente e il contatto visivo sia parte della quotidianità aiuta il bambino a sviluppare abilità di regolazione emotiva e a ridurre la dipendenza dai dispositivi per il proprio benessere.

Quando Rivolgersi a uno Psicoterapeuta

Se l’uso della tecnologia è diventato una presenza costante nella vita del bambino e se iniziano a manifestarsi segni di dipendenza tecnologica e disturbi del comportamento, potrebbe essere utile consultare uno psicoterapeuta specializzato in disturbi evolutivi e dipendenze digitali. Il terapeuta può aiutare il bambino a sviluppare abilità di regolazione emotiva e a riconnettersi con le proprie emozioni senza bisogno di un dispositivo come supporto (Radesky et al., 2014).

Il supporto psicologico può essere utile anche per i genitori, che possono riflettere sulle dinamiche adottate con il proprio figlio, ed eventualmente ricevere anche consigli su come gestire la situazione familiare e su come promuovere uno sviluppo sano del figlio, favorendo l’autonomia emotiva e la costruzione di relazioni autentiche.

Articolo a cura del: 
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica

Bibliografia:

  • Anderson, C. A., & Dill, K. E. (2000). Video games and aggressive thoughts, feelings, and behavior in the laboratory and life. Journal of Personality and Social Psychology, 78(4), 772–790.
  • Bowlby, J. (1988). A secure base: Parent-child attachment and healthy human development. Basic Books.
  • Gentile, D. A., Swing, E. L., Lim, C. G., & Khoo, A. (2012). Video game playing, attention problems, and impulsiveness: Evidence of bidirectional causality. Psychology of Popular Media Culture, 1(1), 62.
  • Greenfield, P. M. (2014). Mind and media: The effects of television, video games, and computers. Harvard University Press.
  • Kirkorian, H. L., Pempek, T. A., Murphy, L. A., Schmidt, M. E., & Anderson, D. R. (2009). The impact of background television on parent–child interaction. Child Development, 80(5), 1350-1359.
  • O’Keeffe, G. S., & Clarke-Pearson, K. (2011). The impact of social media on children, adolescents, and families.Pediatrics, 127(4), 800-804.
  • Radesky, J. S., Schumacher, J., & Zuckerman, B. (2014). Mobile and interactive media use by young children: The good, the bad, and the unknown. Pediatrics, 135(1), 1-3.
  • Twenge, J. M. (2017). iGen: Why today’s super-connected kids are growing up less rebellious, more tolerant, less happy—and completely unprepared for adulthood. Atria Books.

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