La disregolazione emotiva si riferisce alla difficoltà o all’incapacità di modulare, identificare e rispondere in maniera appropriata alle emozioni, sia positive che negative. Questo fenomeno si manifesta spesso durante l’età dello sviluppo e può comportare conseguenze significative sullo sviluppo emotivo, comportamentale e sociale del bambino. È essenziale comprendere a fondo l’origine e il significato della disregolazione emotiva per intervenire in modo efficace e promuovere il benessere emotivo del bambino.
Sviluppo dell’Autoregolazione e Co-Regolazione
L’autoregolazione è la capacità di identificare, tollerare e modulare i propri stati interni in modo da essere consapevoli delle proprie azioni e regolarle adeguatamente (Fogel, 1993). Lo sviluppo di questa capacità affonda le sue radici nell’infanzia e si costruisce a partire dall’esperienza di un attaccamento sicuro con il caregiver, che agisce come “co-regolatore” dei vissuti emotivi del bambino.
Quando il bambino sperimenta disagio, come fame o paura, il genitore deve essere in grado di rispondere in modo sensibile e coerente ai suoi bisogni. Questa interazione non è un monologo comportamentale, ma un dialogo dinamico, che implica una costante sincronizzazione tra i segnali del bambino e le risposte del caregiver. In questo contesto, la co-regolazione è la base dello sviluppo dell’autoregolazione emotiva del bambino (Fogel, 1993). La capacità del bambino di calmarsi autonomamente si sviluppa gradualmente attraverso questo processo e dipende dall’abilità del caregiver di entrare in sintonia e aiutare il bambino a rientrare in uno stato regolato (Winnicott, 1965).
Al contrario, i bambini che crescono in un ambiente caratterizzato da neglect o abuso emotivo prolungato possono non sviluppare adeguate abilità di regolazione emotiva. La disregolazione emotiva, in questi casi, può presentarsi in molteplici forme, come difficoltà a tollerare la frustrazione, iperattivazione (arousal elevato) o ipoattivazione (chiusura emotiva e dissociazione).
Disregolazione Emotiva nei Disturbi del Comportamento
Nei disturbi del comportamento, come il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) o il disturbo della condotta (CD), la disregolazione emotiva è una caratteristica preponderante. I bambini affetti da questi disturbi manifestano una reattività emotiva marcata e reazioni di rabbia sproporzionate. Questa difficoltà a modulare le proprie emozioni è spesso accompagnata da deficit nelle capacità di risoluzione dei problemi e da una percezione distorta delle intenzioni altrui, che può portare a comportamenti aggressivi e di sfida verso le figure autoritarie.
Le reazioni emotive eccessive possono essere interpretate come tentativi di fronteggiare un senso di inadeguatezza o di insicurezza interna, rendendo più complessa la gestione del comportamento e la creazione di relazioni positive con i pari. La disregolazione emotiva, inoltre, può influenzare negativamente il rendimento scolastico e il benessere generale del bambino, poiché ostacola la capacità di concentrazione e di autoregolazione.
Disregolazione Emotiva nei Traumi
La disregolazione emotiva è un elemento centrale nei bambini che hanno vissuto esperienze traumatiche. I traumi, soprattutto quelli vissuti durante l’infanzia, alterano il funzionamento neurofisiologico e la capacità di autoregolazione del bambino, portando a risposte emotive intense e talvolta disorganizzate. I bambini traumatizzati spesso manifestano reazioni iperattivate, come esplosioni di rabbia, agitazione o attacchi di panico, oppure reazioni ipoattivate, come apatia e chiusura emotiva (Hopper et al., 2019).
Questi bambini possono sperimentare un’alterata percezione delle emozioni e dei segnali del corpo, una condizione definita “disregolazione fisiologica”. Per esempio, il battito cardiaco accelerato, la tensione muscolare e le difficoltà a regolare il sonno e l’appetito sono tutti indicatori di disregolazione somatica correlata al trauma. Inoltre, la disregolazione può influenzare anche il comportamento, portando a comportamenti di evitamento, autolesionismo o abuso di sostanze, che vengono messi in atto come strategie di coping disfunzionali per gestire il disagio emotivo.
Cause della Disregolazione Emotiva
Le cause della disregolazione emotiva possono essere varie e interconnesse:
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Fattori biologici: alterazioni neurochimiche e disfunzioni nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) possono predisporre il bambino a risposte emotive eccessive o inadeguate.
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Fattori ambientali: un ambiente familiare instabile, caratterizzato da incoerenza, conflitti o abusi, contribuisce all’incapacità del bambino di sviluppare strategie di autoregolazione.
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Attaccamento insicuro: l’incapacità del caregiver di rispondere adeguatamente ai bisogni emotivi del bambino può portare a difficoltà nello sviluppo di un attaccamento sicuro, influenzando negativamente la regolazione emotiva e il senso di sicurezza interna del bambino.
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Traumi: l’esposizione a traumi infantili complessi, come abusi fisici, emotivi o la perdita di una figura di riferimento, è associata a difficoltà croniche di regolazione emotiva e somatica (Hopper et al., 2019).
Interventi per la Disregolazione Emotiva
Psicoterapia
La psicoterapia rappresenta l’intervento principale per la disregolazione emotiva in età evolutiva. Approcci specifici includono:
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Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): la CBT aiuta i bambini a identificare e modificare pensieri e comportamenti disfunzionali, favorendo lo sviluppo di strategie di coping più adattive.
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Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR): indicato soprattutto per i bambini che hanno vissuto traumi, l’EMDR facilita l’elaborazione del ricordo traumatico e la creazione di nuove connessioni emotive, riducendo l’intensità delle reazioni emotive.
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EMDR Sand Play Therapy: utilizza il gioco con la sabbia per facilitare l’espressione e la risoluzione di conflitti emotivi attraverso la creazione di scenari simbolici che aiutano a esplorare il mondo interiore del bambino.
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Terapia Familiare: si concentra sul miglioramento della comunicazione e delle dinamiche relazionali all’interno del sistema familiare, coinvolgendo tutti i membri per promuovere cambiamenti positivi.
Parent Training
Il parent training, come il metodo di Barkley, può aiutare i genitori a comprendere meglio i meccanismi alla base della disregolazione emotiva e a sviluppare strategie per rispondere in modo più efficace alle reazioni emotive intense del bambino. Questo tipo di intervento ha l’obiettivo di creare un ambiente familiare prevedibile e supportivo, che favorisca la regolazione emotiva del bambino.
Interventi Scolastici
Programmi di educazione razionale emotiva implementati nelle scuole possono aiutare i bambini a sviluppare consapevolezza emotiva e abilità di regolazione emotiva. Questi programmi forniscono ai bambini strumenti per riconoscere e modulare le proprie emozioni, promuovendo un ambiente più armonioso e inclusivo.
Farmacoterapia
In casi gravi, la farmacoterapia può essere necessaria per ridurre i sintomi di disregolazione emotiva e facilitare la partecipazione del bambino agli interventi psicoterapeutici. Gli psicostimolanti, gli stabilizzatori dell’umore o i farmaci per il controllo dell’ansia possono essere utilizzati sotto attenta supervisione clinica.
Suggerimenti Pratici per Genitori di Bambini con Disregolazione Emotiva
Supportare un bambino con disregolazione emotiva può essere impegnativo, ma ci sono strategie pratiche che i genitori possono adottare per promuovere la regolazione emotiva e la sicurezza interna.
Una delle prime azioni da intraprendere è creare un ambiente prevedibile con routine stabili e regolari. Questo riduce l’incertezza e favorisce la sensazione di sicurezza.
Durante le crisi emotive, è fondamentale che il genitore mantenga la calma e fornisca un contenimento emotivo, evitando reazioni impulsive o giudicanti. Invece del time-out, che potrebbe incrementare il senso di rifiuto, si può adottare il time-in, ossia momenti di connessione e vicinanza in cui il genitore si siede accanto al bambino, offrendogli la propria presenza e disponibilità ad ascoltare.
Inoltre, aiutare il bambino a identificare e nominare le emozioni che sta vivendo è basilare: frasi come “Capisco che ti senti arrabbiato, ma è ok provare rabbia” aiutano il bambino a riconoscere le proprie emozioni senza esserne travolto.
Le attività creative, come il disegno o il gioco simbolico, possono essere utilizzate per dare espressione a vissuti difficili, mentre pratiche di respirazione profonda e rilassamento muscolare possono aiutare a calmare il corpo e la mente.
Creare una sorta di “kit della calma” con oggetti rassicuranti, come una coperta morbida o un peluche preferito, può offrire un ancoraggio fisico che aiuta il bambino a recuperare uno stato di equilibrio. Infine, stabilire momenti dedicati di qualità con il bambino, come leggere insieme un libro o giocare, contribuisce a rafforzare la relazione e fornisce una base di sicurezza dalla quale il bambino può imparare a esplorare e gestire le proprie emozioni in modo più sano.
La disregolazione emotiva in età evolutiva è un fenomeno complesso che richiede una comprensione approfondita delle dinamiche emotive, comportamentali e relazionali del bambino. Interventi tempestivi e mirati, che includano sia il bambino che il contesto familiare e scolastico, possono favorire lo sviluppo di una regolazione emotiva più adattiva, promuovendo una crescita armoniosa e il benessere psicologico.
Articolo curato da:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica
Bibliografia:
- Fogel, A. (1993). Developing through relationships: Origins of communication, self, and culture. University of Chicago Press.
- Hopper, E.K., Grossman, F.K., Spinazzola, J., Zucker, M. (2019). Treating Adult Survivors of Childhood Emotional Abuse and Neglect: Component-Based Psychotherapy. The Guilford Press.
- Winnicott, D.W. (1965). The maturational processes and the facilitating environment: Studies in the theory of emotional development. International Universities Press Inc.