FAQ

Prima di iniziare qualsiasi tipo di intervento consulta il “Protocollo Primo Accesso”.  Oppure su “Protocollo Primo Accesso – online” per gli incontri a distanza. 

A) Quanto costano gli incontri?

Il costo della prestazione varia in base al tipo di intervento.

E’ possibile consultare le tariffe del professionista a questo link.

B) Posso pagare tramite POS?

Si, si accettano anche pagamenti con carta di credito tramite POS.

C) Le tariffe dello psicologo di cosa tengono conto?

  • tipo di prestazione professionale;
  • anni di formazione universitaria e post-universitaria;
  • strumenti di lavoro (test, questionari, libri e manuali, materiale di cancelleria);
  • spese legate allo Studio;
  • circa 150€ annuali per l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi;
  • assicurazione professionale annuale;
  • contributi previdenziali (ENPAP);
  • tasse;
  • commercialista;
  • corsi di aggiornamento obbligatori (ECM);
  • iscrizione alle Società Scientifiche;
  • partecipazione a convegni e corsi di aggiornamento.

D) Quanto durano i singoli incontri con lo psicologo?

La durata dell’incontro dipende dal tipo di intervento, in genere dura circa 60 min.

E) Ogni quanto è necessario incontrare lo psicologo?

Determinare la frequenza e la durata di un percorso di sostegno psicologico è difficile e dipende dalle caratteristiche di ogni persona, dalla problematica e dagli obiettivi concordati. Sedute individuali o familiari hanno generalmente cadenza settimanale o quindicinale, mentre quelle di coppia o di gruppo sono quindicinali o mensili.

F) Se non sono di Roma?

Si offrono prestazioni psicologiche anche a distanza (online).

G) Posso interrompere in qualsiasi momento?

Assolutamente sì, si è liberi di interrompere il percorso psicologico in qualsiasi momento. Tuttavia, sarebbe opportuno concordare un’ultima seduta di sintesi e conclusione.

H) Come posso verificare se il mio Psicologo è davvero chi dice di essere e non sta commettendo un abuso di professione? 

Per eseguire questo controllo, vi è uno strumento molto rapido ed efficace: l’Albo online degli Psicologi Italiani. Consultarlo, infatti, vi permette di verificare se il vostro psicologo è davvero chi dice di essere. 

Eseguire il controllo è molto semplice: è sufficiente cliccare al seguente link e inserire il nominativo della persona. 

I) Lo psicologo è tenuto al segreto professionale?

Assolutamente si! Lo psicologo, come da Codice Deontologico degli Psicologi Italiani, è strettamente tenuto al Segreto Professionale (art. 11-17 del Codice), derogabile solo previo valido e dimostrabile consenso del paziente o per ordine dell’Autorità Giudiziaria o qualora si prospettino gravi pericoli per la vita o per la salute psicofisica del paziente e/o di terzi.  

L) La spesa del servizio psicologico si può detrarre?

Sì: al termine di ogni seduta (sia in presenza che online) viene rilasciata regolare fattura che si può detrarre in quanto prestazione sanitaria.

M) Lo psicologo è tenuto alla trasmissione dei dati delle fatture all’Agenzia delle Entrate?

A seguito del D.Lgs. 175/2014 e del DM 01.09.2016, lo psicologo (alla pari di medici, dentisti, ostetrici, infermieri, veterinari, etc.) è tenuto a inviare elettronicamente al Sistema Tessera Sanitaria (STS) i dati contabili relativi alle spese sanitarie sostenute dai suoi pazienti. Tali informazioni confluiranno nell’eventuale mod. 730 precompilato del paziente. 

Il paziente può opporsi a tale trasmissione dei dati, prima dell’emissione della fattura, tramite specifica richiesta verbale, che verrà annotata sulla fattura stessa. 

I modi in cui il paziente può manifestare la propria opposizione, sono due:

  • manifestando la propria opposizione prima dell’emissione delle fatture, come sopra descritto;
  • direttamente all’Agenzia delle Entrate, inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica pubblicato sul sito internet dell’Agenzia, telefonando al Centro di assistenza o recandosi personalmente presso un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate e consegnando l’apposito modello di richiesta di opposizione, scaricabile al seguente link.

Nel caso in cui il paziente non si opponga a suddetta trasmissione dei dati fiscali, essi confluiranno nel mod. 730 precompilato, risultando così accessibili anche da parte delle persone alle quali il paziente è fiscalmente a carico (es: coniuge, genitori).

L’opposizione all’invio telematico dei dati non pregiudica la possibilità di scaricare la vostra fattura: potete, infatti, detrarre comunque le spese sanitarie. 

N) Posso far visitare mio figlio minorenne anche se l’altro genitore non è d’accordo e non vuole dare il consenso al trattamento?

Assolutamente no. La visita di uno psicologo nei confronti di un minore rappresenta un atto di straordinaria amministrazione ed, in quanto tale, richiede il consenso congiunto di ambedue i genitori esercenti la responsabilità genitoriale (art. 337 ter c.c.). Entrambi i genitori, infatti, sono tenuti a sottoscrivere il consenso informato al trattamento psicologico a cui verrà sottoposto il figlio minorenne.

Tale consenso deve essere prestato, a maggior ragione, nel caso di separazione dei coniugi, non solo dal genitore collocatario ma anche dall’altro. Persino nell’ipotesi di affidamento esclusivo, il genitore non affidatario deve essere informato della prestazione medica a cui la prole viene sottoposta e prestare il proprio consenso. Diverso è il caso di affidamento “super esclusivo” in cui il giudice autorizza il genitore ad esercitare ogni potere decisionale nell’interesse del minore a prescindere dal consenso dell’altro.

In linea generale, l’affido esclusivo non comporta la possibilità di assumere individualmente ciascuna decisione in ordine alla vita del minore. L’art. 337 quater c. 3, infatti, dispone che le decisioni di maggiore interesse per l’istruzione, l’educazione, la salute e la scelta di residenza abituale della prole vadano assunte di comune accordo. Le osservazioni psicologiche rientrano nella sfera della salute ed, in quanto tali, devono essere approvate concordemente dagli esercenti la responsabilità genitoriale.

O) Come posso dire al mio bambino che andremo dallo psicoterapeuta?

È possibile consultare l’esaustivo articolo “Come parlare al bambino della consulenza con lo psicoterapeuta” dove vengono riportati diversi spunti di riflessione e indicazioni pratiche. 

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