L’osservazione dei fattori di rischio e protettivi riveste un ruolo fondamentale nello studio della salute mentale e del comportamento umano. I fattori di rischio sono elementi o condizioni che aumentano la probabilità di sviluppare problemi psicologici o comportamenti disadattivi. Al contrario, i fattori protettivi sono quegli elementi che contribuiscono a ridurre o prevenire tali problematiche.
L’interazione tra questi fattori e l’ambiente è fondamentale. Gli individui sono costantemente influenzati dagli stimoli provenienti dal loro contesto, che può fungere da catalizzatore o mitigatore dei rischi e dei fattori protettivi. Ad esempio, un ambiente familiare stabile e sano può agire come fattore protettivo, mentre un contesto stressante può aumentare i rischi.
Il concetto di natura-cultura sottolinea l’importanza dell’interazione tra predisposizioni biologiche (natura) e influenze ambientali e culturali (cultura). Alcuni individui possono essere geneticamente predisposti a determinati disturbi psicologici, ma la manifestazione di tali predisposizioni può essere modulata dall’ambiente e dalle esperienze culturali.
Comprendere i fattori di rischio e protettivi in psicologia implica considerare l’interplay complesso tra natura e cultura, nonché l’influenza dell’ambiente sull’individuo. Questa prospettiva integrata è essenziale per sviluppare strategie di prevenzione e intervento mirate a promuovere la salute mentale e il benessere psicologico.
> Fattori di rischio: sono tutti quegli elementi ( situazioni, condizioni, comportamenti, ecc.), associati ad una elevata probabilità di insorgenza, maggiore severità e/o durata più lunga di un esito patologico o maladattivo.
> Gruppi e persone a rischio: sono quegli individui che hanno una maggiore probabilità rispetto alla media della popolazione generale di contrarre una malattia, vivere un disagio o sviluppare una psicopatologia.
I fattori di rischio si dividono in:
- Fattori predisponenti: possono essere di tipo genetico collegati alla storia/esperienza passata del soggetto.
- Fattori precipitanti: sono quegli elementi che in un dato momento facilitano il manifestarsi di un problema/disturbo.
> Fattori protettivi: sono costituiti da quelle risorse o condizioni specifiche (individuali, familiari, scolastiche, comunitarie sociali) in grado di contrastare o ridurre l’impatto dei fattori di rischio o detto diversamente sono quei fattori che concorrono a sostenere e promuovere la compatibilità dell’individuo con l’ambiente.
Esistono, nel ciclo vitale delle famiglie, alcuni momenti che richiedono un maggiore sforzo di adattamento e che sono quindi a più alto rischio per la salute mentale del soggetto. Quando ai momenti critici dell’esistenza individuale si sommano quelli familiari, aumenta la probabilità di rischio per la salute mentale.
Tra i fattori protettivi si possono annoverare:
- le capacità individuali del soggetto (autoefficacia, resilienza, strategie di coping);
- La possibilità di contare almeno su una persona di riferimento (sistema di relazioni e sostegno sociale);
- La possibilità di contare su una rete sociale di aiuto.
> Coie e Coll. nel 1993 definiscono i fattori di rischio generici:
- Condizioni familiari;
- Difficoltà emozionali;
- Problemi scolastici;
- Contesto ecologico;
- Handicap costituzionali;
- Problemi interpersonali;
- Ritardi evolutivi/difficoltà nello sviluppo.
Tra le condizioni familiari emergono:
- Bassa classe sociale;
- Conflitti familiari;
- Problemi dei genitori (malattia mentale, depressione, abuso di sostanze);
- Famiglia molto numerosa;
- Legame povero con i genitori, carenze affettive;
- Famiglia disorganizzata;
- Comunicazione distorta.
Tra le difficoltà emozionali emergono:
- Abuso infantile;
- Apatia o insensibilità emozionale;
- Eventi di vita stressanti;
- Bassa autostima;
- Difficoltà nel controllo emotivo.
Tra i problemi scolastici emergono:
- Fallimenti scolastici;
- Demotivazione.
Tra i fattori legati al contesto ecologico emergono:
- Quartiere disorganizzato (molto povero, con pochi servizi, con servizi malfunzionanti, con reti sparse e non integrate, ambiente poco supportivo, mancanza di controllo formale e informale);
- Ingiustizia razziale;
- Disoccupazione;
- Povertà estrema.
Tra gli handicap costituzionali emergono:
- Complicazioni perinatali;
- Disabilità sensorie;
- Handicap organici;
- Disordini neurochimici.
Tra il problemi interpersonali emergono:
- Rifiuto da parte dei pari;
- Isolamento e alienazione.
Tra i ritardi evolutivi/difficoltà nello sviluppo emergono:
- Deficit intellettivo;
- Incompetenza sociale;
- Deficit attentivi;
- Disturbo dell’apprendimento;
- Scarse abilità lavorative.
La prevenzione assume un ruolo centrale per promuovere i fattori di protezione e contrastare i fattori di rischio.
Articolo curato da:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica