I Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI) di Liotti e la loro rilevanza nei disturbi del comportamento: un’analisi approfondita

Introduzione ai Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI)

I Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI), teorizzati da Giovanni Liotti, rappresentano una chiave di lettura fondamentale per comprendere le complesse dinamiche delle interazioni umane. Questi sistemi sono processi psicobiologici che influenzano il comportamento interpersonale e la regolazione emotiva, operando come meccanismi adattivi per la sopravvivenza e la coesione sociale. Liotti, integrando studi evolutivi, neuroscienze e psicologia dello sviluppo, ha proposto una visione innovativa in cui gli SMI svolgono un ruolo centrale nella genesi dei disturbi psicopatologici, soprattutto in risposta a esperienze traumatiche e contesti relazionali disfunzionali.

La teoria di Liotti si collega ai concetti di attaccamento di John Bowlby, sottolineando come i sistemi motivazionali siano alla base del comportamento umano e si manifestino in modalità differenti in base alle esperienze di attaccamento e al contesto socio-emotivo. La comprensione degli SMI non solo arricchisce la conoscenza delle risposte emotive e comportamentali, ma è essenziale per delineare interventi terapeutici efficaci che considerano la storia personale e le dinamiche di attaccamento del paziente.

Gli SMI e la loro classificazione

Liotti ha identificato cinque principali Sistemi Motivazionali Interpersonali che regolano le interazioni e i comportamenti sociali:

  1. Sistema di attaccamento: è il sistema responsabile della ricerca di sicurezza e protezione. Attivato in situazioni di pericolo o stress, guida il bambino a cercare il contatto con una figura di riferimento capace di fornire conforto e protezione. Un attaccamento sicuro promuove la fiducia e la capacità di esplorazione autonoma, mentre attaccamenti insicuri possono portare a difficoltà emotive e comportamentali.

  2. Sistema di accudimento: complementare al sistema di attaccamento, motiva l’individuo a prendersi cura degli altri. Questo sistema è essenziale nei contesti genitoriali, ma si attiva anche nelle relazioni amicali e di supporto. Quando è disfunzionale, può portare a iperprotettività o a comportamenti di accudimento patologico.

  3. Sistema agonistico di rango: regola la competizione e l’affermazione del proprio status all’interno di un gruppo. Questo sistema è responsabile di comportamenti di dominanza e sottomissione, determinando la gerarchia sociale. Una sua attivazione disfunzionale può risultare in comportamenti aggressivi, intimidatori o, al contrario, in sottomissione eccessiva.

  4. Sistema di cooperazione paritetica: Favorisce la collaborazione e la condivisione per raggiungere obiettivi comuni. La sua attivazione è cruciale per sviluppare relazioni basate sulla fiducia reciproca e sulla parità. Quando compromesso, si possono osservare difficoltà nelle relazioni sociali e mancanza di empatia.

L’importanza degli SMI nei disturbi del comportamento

La disfunzione o l’attivazione inappropriata degli SMI può essere alla base di molti disturbi del comportamento. Per esempio, un bambino cresciuto in un ambiente con attaccamenti insicuri o disorganizzati potrebbe manifestare comportamenti problematici come difesa contro la percezione di insicurezza. Un bambino che non si sente protetto potrebbe attivare il sistema agonistico di rango, utilizzando comportamenti aggressivi o di sfida per proteggersi da un mondo percepito come minaccioso.

Gli studi di Liotti mostrano come il sistema di attaccamento, in situazioni traumatiche, possa entrare in conflitto con il sistema di difesa, creando una base per lo sviluppo di risposte disfunzionali. La disorganizzazione del sistema di attaccamento, derivata da esperienze traumatiche come l’abbandono o l’instabilità familiare, può portare a comportamenti che oscillano tra richieste eccessive di aiuto e strategie di distacco emotivo.

SMI e gestione delle emozioni

La capacità di regolare le emozioni è strettamente connessa al funzionamento degli SMI. Un attaccamento sicuro permette una regolazione emotiva stabile, ma in presenza di attaccamenti insicuri, i sistemi motivazionali possono rispondere in modo disfunzionale. Ad esempio, un bambino cresciuto in un ambiente in cui il sistema di attaccamento è stato attivato senza adeguata risposta di protezione, può manifestare iperattivazione del sistema di difesa o ricorrere a risposte aggressive del sistema agonistico di rango.

L’EMDR, è un approccio terapeutico basato sulla rielaborazione dei ricordi traumatici e può aiutare a modulare l’attivazione degli SMI attraverso la desensibilizzazione e la rielaborazione di esperienze traumatiche. Il lavoro terapeutico basato sugli SMI permette di intervenire sulla regolazione emotiva e sui pattern comportamentali associati, aiutando i pazienti a sviluppare una maggiore flessibilità nella risposta emotiva.

Applicazioni pratiche in terapia

Comprendere e lavorare sugli SMI è essenziale per sviluppare interventi terapeutici efficaci. Nel lavoro con adolescenti che manifestano comportamenti di sfida o oppositivi, la comprensione del sistema agonistico di rango può essere fondamentale. Se l’adolescente percepisce le figure adulte come minacciose o non affidabili, attiverà questo sistema come meccanismo di difesa, manifestando comportamenti provocatori o di sfida.

Le tecniche di psicoeducazione rivolte ai genitori e agli educatori possono aiutare a modulare le risposte genitoriali, promuovendo l’attivazione del sistema di cooperazione paritetica e favorendo un ambiente familiare basato sulla fiducia e sulla collaborazione.

L’importanza degli SMI e della teoria dell’attaccamento nei traumi

Gli SMI e la teoria dell’attaccamento sono strettamente interconnessi, soprattutto nella comprensione dei traumi. Esperienze di deprivazione affettiva, instabilità familiare, istituzionalizzazione e abusi creano una disorganizzazione del sistema di attaccamento e attivano SMI difensivi che possono persistere anche dopo la fine della situazione traumatica.

Un bambino che ha subito abbandono o che ha vissuto in un contesto in cui la figura di riferimento era al contempo fonte di conforto e pericolo, sviluppa una risposta di attivazione del sistema di attaccamento associata al sistema di difesa. Questo può portare a una reattività emotiva elevata e a comportamenti evitanti o aggressivi. Elaborare questi vissuti con tecniche come l’EMDR aiuta a disinnescare le risposte automatiche legate al trauma e a ripristinare una regolazione più sana degli SMI.

L’importanza di integrare teoria dell’attaccamento e SMI

L’integrazione della teoria dell’attaccamento con la comprensione degli SMI è fondamentale per una visione completa dei disturbi del comportamento. Questa prospettiva consente di vedere il bambino o l’adolescente non solo come un insieme di sintomi, ma come una persona la cui storia relazionale e le risposte emotive sono profondamente influenzate dalle dinamiche dei sistemi motivazionali. Interventi basati su questa comprensione aiutano a promuovere un cambiamento profondo e duraturo, sostenendo lo sviluppo di relazioni più sicure e risposte emotive più adattive.

Articolo a cura del: 
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica

Bibliografia:

  • Bowlby, J. (1988). A Secure Base: Parent-Child Attachment and Healthy Human Development. Basic Books.
  • Liotti, G. (2005). La dimensione interpersonale della coscienza. Raffaello Cortina Editore.
  • Liotti, G., Fassone, G., & Monticelli, F. (2017). L’evoluzione delle emozioni e dei sistemi motivazionali. Milan, Italy: Raffaello Cortina.
  • Liotti, G., & Monticelli, F. (2008). I sistemi motivazionali nel dialogo clinico. Milano: Raffaello Cortina Editore.
  • Muratori, P., & Milone, A. (2017). Psicoterapia cognitivo-comportamentale per bambini e adolescenti. Il Mulino.
  • Porges, S. W. (2011). The Polyvagal Theory: Neurophysiological Foundations of Emotions, Attachment, Communication, and Self-Regulation. W. W. Norton & Company.
  • Shapiro, F. (2001). Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR). Guilford Press.

Richiesta consulenza

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Nome e Cognome
Indicare come preferisce svolgere la consulenza:
Indicare il tipo di problema per il quale si chiede aiuto (è possibile selezionare più opzioni):
Privacy policy
Preso atto dell’Informativa privacy dello Studio di Psicoterapia e Psicologia Pediatrica - Dott. Samuele Russo (consultabile a questo link: https://www.psicologiapediatrica.it/privacy) acconsento espressamente al trattamento dei miei dati personali con le modalità sopra indicate, ivi inclusa la comunicazione dei miei dati ai soggetti menzionati: per l’invio di comunicazioni informative, di eventuali nostre newsletter, con qualsiasi mezzo (conosciuto o non), ivi compreso, a titolo esemplificativo e non esaustivo, posta, Internet, telefono, E-mail, MMS, SMS da parte di Studio di Psicoterapia e Psicologia Pediatrica - Dott. Samuele Russo.