Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è un disturbo del comportamento che si manifesta in bambini e adolescenti con elevati livelli di rabbia, irritabilità, comportamenti provocatori ed oppositività per almeno 6 mesi. Questo disturbo è incluso nel capitolo dei “Disturbi del Comportamento Dirompente, del Controllo degli Impulsi e della Condotta” del DSM-5.
Per la diagnosi del DOP, devono essere presenti sintomi come umore collerico, comportamento polemico/provocatorio e vendicatività. La persistenza di tali comportamenti può causare difficoltà nei contesti di appartenenza del bambino.
I sintomi del DOP possono comparire già durante l’età prescolare e persistere fino alla prima adolescenza. Le caratteristiche dello stile interpersonale includono dispettosità, rancore, suscettibilità e irritabilità.
La diffusione del DOP nella popolazione varia dall’1 al 10%, con una stima media del 3.3%. Se non trattato, il DOP può evolvere in Disturbo della Condotta e successivamente in Disturbo Antisociale di Personalità.
Il DOP è spesso comorbido con Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD), disturbi d’ansia, disturbi dell’umore, Disturbo della Condotta, Disturbo da Uso di Sostanze e disturbi dell’apprendimento.
La diagnosi differenziale del DOP include altri disturbi come Disturbo della Condotta, ADHD, disturbi dell’umore, Disturbo d’Ansia Sociale, Disturbo Esplosivo Intermittente, disabilità intellettiva e Disturbo del Linguaggio.
Le cause del DOP sono multifattoriali, coinvolgendo fattori biologici, genetici, temperamentali e ambientali/familiari.
Comprendere e affrontare il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) richiede un approccio olistico e collaborativo. Coinvolgere genitori e insegnanti è essenziale per favorire una gestione emotiva adeguata del bambino e limitare i comportamenti indesiderati.
La diagnosi precoce e l’intervento tempestivo sono fondamentali per prevenire l’evoluzione del DOP in disturbi più gravi. È essenziale coinvolgere la famiglia, offrendo supporto attraverso la psicoeducazione e il parent-training. I genitori, comprendendo le dinamiche del disturbo, possono acquisire nuove abilità e strategie per gestire il comportamento del bambino in modo più efficace.
Inoltre, l’inclusione della scuola è cruciale. Collaborare con insegnanti ed educatori permette di creare un ambiente educativo che supporti le esigenze del bambino con DOP. La sensibilizzazione e la formazione del personale scolastico sulle caratteristiche del disturbo favoriscono un approccio più comprensivo e adattato alle esigenze del bambino.
L’approccio terapeutico può aiutare il bambino a sviluppare nuove abilità. La collaborazione tra famiglia, scuola e professionisti della salute mentale crea un network di supporto cruciale per il benessere a lungo termine del bambino affetto da DOP.
Articolo curato da:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica