Introduzione
La psicologia pediatrica è una disciplina complessa e integrata che si occupa del benessere psicosociale del bambino e della sua famiglia, con particolare attenzione alle sfide evolutive legate a condizioni di malattia o vulnerabilità. Questa prospettiva abbraccia una visione multidimensionale, considerando la traiettoria evolutiva del bambino, il contesto familiare e sociale e i fattori di rischio e protezione. Obiettivo cardine è sostenere lo sviluppo del bambino attraverso interventi mirati che promuovano resilienza, adattamento creativo e crescita personale, anche in condizioni avverse.
Lo Strengthening: Rafforzare le Risorse del Bambino
Definizione e importanza
Lo strengthening, un costrutto centrale nella psicologia pediatrica, rappresenta un processo di rafforzamento delle capacità e delle risorse del bambino per affrontare le sfide evolutive. Questo concetto integra il lavoro sul potenziamento delle competenze personali e sulla riduzione delle compromissioni evolutive indotte da eventi critici come la malattia. Si basa su una visione ottimistica dello sviluppo, in cui il rischio non è solo un ostacolo, ma un’opportunità per costruire nuove competenze.
Elementi fondamentali dello strengthening
- Riduzione delle compromissioni evolutive: si punta a minimizzare gli effetti negativi delle condizioni avverse, aiutando il bambino a mantenere una traiettoria evolutiva funzionale.
- Promozione della resilienza: si lavora sulle capacità di adattamento, stimolando il senso di autoefficacia e l’autonomia.
- Trasformazione delle risorse: il potenziamento delle risorse esistenti diventa un elemento chiave per affrontare il rischio evolutivo.
Strategie di intervento:
Il processo di strengthening include tecniche come il problem solving, la costruzione di legami significativi e la diagnosi precoce delle difficoltà, per fornire supporto nei momenti di crisi evolutiva (Rutter, 2002)
La Malattia come Crisi Evolutiva: Implicazioni per lo Sviluppo
Una nuova prospettiva sulla malattia
La malattia non è vista solo come una condizione clinica, ma come una crisi evolutiva che coinvolge il bambino, la famiglia e il contesto sociale (Kazak et al., 2010). Questo approccio integra aspetti medici, psicologici e sociali per affrontare l’impatto multidimensionale della patologia.
Conseguenze evolutive della malattia
La malattia può indurre:
- Rigidità dello sviluppo: il bambino può sviluppare schemi di pensiero ed emozioni disfunzionali, compromettendo la sua capacità di adattarsi.
- Polarizzazione delle dinamiche evolutive: l’instabilità causata dalla malattia può impedire al bambino di trovare un equilibrio, necessario per esplorare nuove possibilità di crescita.
Compiti evolutivi indotti dalla malattia
Durante la malattia il bambino deve:
- Ridefinire l’immagine di sé e integrare l’esperienza della malattia nella propria identità.
- Sviluppare nuove modalità di relazione con il mondo esterno.
- Progettare un futuro che tenga conto delle limitazioni imposte dalla condizione clinica.
Resilienza: Una Risorsa per il Superamento delle Difficoltà
Il significato della resilienza
La resilienza è la capacità di far fronte a eventi traumatici o avversi, trasformandoli in opportunità di crescita. Non è una qualità innata, ma una competenza che può essere sviluppata attraverso un percorso educativo e relazionale (Putton e Fortugno, 2006).
I livelli di resilienza
La resilienza si manifesta in diverse forme:
- Resilienza Caotica: l’individuo vive nel caos, focalizzandosi esclusivamente sulla sopravvivenza.
- Resilienza rigenerativa: emergono le prime competenze, sebbene accompagnate da crisi frequenti.
- Resilienza adattiva: l’individuo riesce a utilizzare le risorse interne ed esterne in modo efficace.
- Resilienza fiorente: si raggiunge un livello di piena consapevolezza, progettualità e fiducia nelle proprie capacità.
Caratteristiche degli individui resilienti
- Autonomia: capacità di autoefficacia, controllo interno e indipendenza.
- Problem solving: approccio critico alle situazioni e capacità di progettazione.
- Propositi per il futuro: visione chiara degli obiettivi, aspirazioni elevate e coerenza.
La Famiglia: Un Pilastro Fondamentale
Il Ruolo Genitoriale
Il lavoro con la famiglia è essenziale per sostenere il bambino in difficoltà. I genitori devono essere aiutati a ridefinire le proprie rappresentazioni del bambino e della genitorialità, adattandosi alle esigenze imposte dalla condizione clinica.
Specificità delle nascite pretermine
Le nascite pretermine rappresentano una sfida particolare, richiedendo interventi mirati che favoriscano:
- La costruzione di un legame empatico tra madre e bambino (Bollas, 1987).
- La promozione di esperienze estetiche che superino il conflitto estetico legato alla nascita pretermine.
Trauma e Psicologia Pediatrica
Il trauma come sfondo
Il trauma associato alla malattia o ad altre esperienze critiche è un elemento ricorrente nella psicologia pediatrica. L’obiettivo è trasformare le risonanze emotive negative in opportunità di crescita, aiutando il bambino a costruire nuove narrazioni di sé (Wilson e Keane, 2004).
Prevenzione del Disturbo Traumatico dello Sviluppo
Promuovere legami significativi e un ambiente sicuro è essenziale per prevenire accumuli di eventi traumatici che possono condurre a somatizzazioni o difficoltà psicologiche.
La psicologia pediatrica si presenta come una disciplina che integra aspetti clinici, educativi e relazionali per rispondere ai bisogni complessi del bambino e della famiglia. La promozione della resilienza, l’intervento sul trauma e il lavoro con la famiglia sono pilastri fondamentali per garantire uno sviluppo armonico anche in presenza di condizioni critiche. Future direzioni di ricerca e intervento dovrebbero continuare a esplorare nuovi metodi per sostenere il benessere globale del bambino.
Articolo a cura del:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica
Bibliografia:
- Bollas, C. (1987). L’estetica del gioco nella relazione madre-bambino. Raffaello Cortina.
- Lazarus, R. S., & Folkman, S. (1984). Stress, Appraisal, and Coping. Springer.
- Roberts, M. C. (1986). Pediatric psychology. Psychological intervention and strategies for pediatric problems.
- Rutter, M. (2002). Resilience reconsidered: Conceptual considerations, empirical findings, and policy implications. In J. V. Masten (Ed.), Resilience and Development.
- Wilson, J. P., & Keane, T. M. (2004). Assessing Psychological Trauma and PTSD. Guilford Press.