La psicologia pediatrica è una disciplina fondamentale per affrontare le sfide poste dalla condizione pediatrica, combinando un approccio olistico che intreccia le dimensioni biologica, psicologica e sociale. Questa specializzazione non si limita a trattare le conseguenze della malattia, ma mira a costruire resilienza, favorire l’adattamento e sostenere lo sviluppo del bambino e della sua famiglia. Basata su una solida epistemologia scientifica, la psicologia pediatrica lavora per trasformare i momenti di crisi in opportunità di crescita.
Una Disciplina dell’Integrazione e dello Sviluppo
La psicologia pediatrica non è una mera estensione della psicologia dello sviluppo, ma una disciplina autonoma che si colloca all’intersezione tra scienza e pratica. Come affermano Conner e Norman (2005), la salute è un equilibrio dinamico che richiede un’integrazione tra variabili cognitive, affettive e sociali. In quest’ottica, la malattia pediatrica non è solo un problema medico, ma un campo di interazione complessa tra fattori individuali e relazionali. Questa prospettiva evidenzia la necessità di interventi che non si limitino a trattare il sintomo, ma che considerino l’intero sistema familiare e sociale del bambino.
Il Sé in Evoluzione: Tra Ideale, Reale e Paura
Uno degli elementi centrali nella psicologia pediatrica è il concetto di Sé esperienziale. La condizione di malattia genera una dinamica tra il Sé ideale (ciò che il bambino o la famiglia vorrebbero essere), il Sé reale (la realtà attuale) e la paura di un Sé compromesso. Questa conflittualità può amplificare il disagio psicologico, richiedendo interventi mirati a integrare queste dimensioni. Il terapeuta pediatrico aiuta il bambino e la famiglia a mentalizzare questa esperienza, trasformando il dolore in una narrazione significativa che favorisca lo sviluppo.
Resilienza e Strenghtening: Costruire Risorse per il Futuro
Il concetto di strenghtening, o rafforzamento, è fondamentale per comprendere l’approccio della psicologia pediatrica. Come sottolinea Robert (2018), questo processo va oltre la riduzione del rischio: si tratta di costruire una rete di risorse interne ed esterne che permettano al bambino e alla famiglia di affrontare le difficoltà in modo creativo e proattivo. Questo include:
- Riduzione delle compromissioni evolutive: limitare l’impatto negativo della malattia sui processi di crescita.
- Sviluppo del senso di autoefficacia: aiutare il bambino a sentirsi competente nonostante le sfide.
- Apertura a nuove opportunità: favorire un ambiente che supporti l’apprendimento e l’esplorazione.
La resilienza non è solo un tratto individuale, ma un processo dinamico che si sviluppa attraverso l’interazione tra il bambino, la famiglia e la comunità.
La Famiglia al Centro: Genitorialità e Cura Relazionale
La famiglia svolge un ruolo cruciale nella gestione della condizione pediatrica. La psicologia pediatrica lavora per migliorare la coesione familiare, potenziando le competenze genitoriali e favorendo uno stile educativo che integri la malattia nel progetto di vita. Gli interventi mirano a:
- Ridurre l’esposizione ai rischi psicosociali: prevenire l’isolamento e il disagio emotivo.
- Supportare l’elaborazione del trauma: aiutare i genitori a ridefinire le proprie aspettative e a costruire una narrazione positiva per il futuro del figlio.
- Promuovere un clima relazionale positivo: creare un ambiente che favorisca l’adattamento e la crescita.
La psicologia pediatrica considera la famiglia non solo come un sistema di supporto, ma come un partner attivo nella cura del bambino.
Un Modello Biopsicosociale Ampliato: Oltre la Medicina
La psicologia pediatrica si distingue per il suo approccio integrato, che va oltre il tradizionale modello biopsicosociale. Questo include:
- Mentalizzazione dell’esperienza di salute: aiutare il bambino e la famiglia a dare un significato nuovo alla condizione clinica, trasformando la percezione della malattia.
- Gestione della conflittualità: mediare tra i bisogni evolutivi e quelli imposti dalla malattia, trovando un equilibrio che consenta al bambino di crescere nonostante le difficoltà.
- Progettazione di un futuro sostenibile: favorire una visione positiva del futuro, in cui il bambino e la famiglia possano vedere possibilità oltre le limitazioni attuali.
Questo modello considera la salute non solo come assenza di malattia, ma come un processo di co-creazione che coinvolge il bambino, la famiglia e l’intera comunità sanitaria.
Il Ruolo dello Psicologo Pediatrico: Facilitatore del Cambiamento
Lo psicologo pediatrico non è solo un terapeuta, ma un facilitatore del cambiamento. Attraverso l’ascolto empatico e la creazione di uno spazio sicuro, il professionista lavora per:
- Costruire una relazione di fiducia con il bambino e la famiglia.
- Aiutare a trasformare le esperienze difficili in opportunità di crescita.
- Creare connessioni tra il sistema sanitario e le risorse territoriali.
Robert (2018) descrive lo psicologo pediatrico come un “architetto del benessere”, capace di integrare interventi clinici con strategie relazionali per migliorare la qualità della vita del bambino e della sua famiglia.
Una Visione Ecologica della Cura
La psicologia pediatrica rappresenta un approccio innovativo e interdisciplinare alla salute infantile. Non si limita a trattare i sintomi, ma lavora per costruire un benessere duraturo, basato su un modello ecologico che considera il bambino nella sua interezza. Come evidenziato da Robert (2018), il successo di questo approccio risiede nella capacità di coinvolgere il bambino, la famiglia e la comunità in un processo di trasformazione e crescita condivisa.
Articolo a cura del:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica
Bibliografia:
- Robert, M. (2018). Resilience in Pediatric Psychology: Models and Applications. Routledge.
- Wilson, J. P., & Keane, T. M. (2004). Assessing Psychological Trauma and PTSD. Guilford Press.
- Seligman, M. E. P. (2012). Flourish: A Visionary New Understanding of Happiness and Well-Being. Atria Books.
- Conner, M., & Norman, P. (2005). Predicting Health Behaviour. Open University Press.