Psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva

Perché la CBT è Efficace?

  1. Scientificamente fondata: La CBT (Cognitive Behavioral Therapy) o TCC (Terapia Cognitivo-Comportamentale) è basata su ricerche psicologiche rigorose che dimostrano la sua efficacia. Ha mostrato risultati pari o superiori agli psicofarmaci nel trattamento di alcuni disturbi, con un vantaggio significativo nella prevenzione delle ricadute.

  2. Orientata allo scopo: Terapeuta e paziente collaborano per stabilire obiettivi terapeutici chiari e monitorare i progressi verso il loro raggiungimento.

  3. Pratica e concreta: La CBT si concentra sulla risoluzione di problemi specifici, come ridurre i sintomi depressivi o eliminare attacchi di panico, migliorando così la qualità della vita del paziente.

  4. Collaborativa: Paziente e terapeuta lavorano insieme per sviluppare strategie efficaci per affrontare e risolvere i problemi del paziente.

  5. A breve termine: La CBT è generalmente di breve durata, variando da quattro a dodici mesi, rendendola una soluzione pratica per molti pazienti.

Componenti della CBT

La CBT combina due principali approcci terapeutici:

  1. Psicoterapia comportamentale: Mira a modificare le reazioni emotive e comportamentali alle situazioni difficili attraverso nuove modalità di risposta e l’esposizione graduale alle situazioni temute.

  2. Psicoterapia cognitiva: Aiuta i pazienti a riconoscere e modificare i pensieri ricorrenti e gli schemi di interpretazione della realtà che contribuiscono alle loro emozioni problematiche.

Storia della CBT

Sviluppata negli anni ’60 da Aaron Beck e Albert Ellis, la CBT nasce dalla clinica come metodo per trattare la depressione e i disturbi d’ansia. Successivamente, è stata integrata con tecniche comportamentali, creando un approccio terapeutico che utilizza sia la scienza comportamentale sia l’analisi cognitiva.

La CBT si distingue per la sua capacità di spiegare i disturbi emotivi attraverso l’analisi delle relazioni tra pensieri, emozioni e comportamenti, offrendo un metodo strutturato e collaborativo per aiutare i pazienti a superare i loro problemi psicologici in modo efficace e duraturo.

La Terapia Cognitivo-Comportamentale in Età Evolutiva

La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è un approccio consolidato per affrontare i disturbi psicologici sia negli adulti che nei bambini. Tuttavia, quando applicata ai bambini, richiede adattamenti specifici per tener conto delle loro particolari tappe di sviluppo cognitivo e socio-affettivo. 

Adattamenti e Sfide nell’Approccio ai Bambini

L’approccio terapeutico nei confronti dei bambini è significativamente diverso rispetto agli adulti per diverse ragioni:

  1. Origine della richiesta di aiuto: Spesso sono i genitori a richiedere supporto per i loro figli, anche se non mancano i casi in cui i bambini stessi esprimano la necessità di aiuto.
  2. Consapevolezza del problema: I bambini possono non essere completamente consapevoli delle loro difficoltà e disagi.
  3. Esperienze limitate: A differenza degli adulti, i bambini non hanno molti pari che hanno cercato l’aiuto di uno psicologo, il che può influenzare la loro percezione della terapia.
  4. Vergogna e reticenza: Il disagio psicologico può provocare vergogna nei bambini, rendendoli reticenti a parlare apertamente dei loro problemi.

Risorse e Punti di Forza nei Bambini

Nonostante queste sfide, i bambini possiedono risorse uniche che li rendono particolarmente recettivi alla TCC:

  • Maggiore flessibilità: I bambini tendono ad essere più aperti ai cambiamenti rispetto agli adulti.
  • Assenza di pregiudizi: Hanno meno preconcetti sulla terapia, rendendoli più disponibili a partecipare attivamente.
  • Sostegno dei genitori: Spesso, i genitori forniscono un supporto essenziale durante il percorso terapeutico.
  • Spontaneità e coinvolgimento: I bambini mostrano una maggiore propensione a coinvolgersi in modo spontaneo e genuino nella relazione terapeutica.

Processo di ASSessment

La valutazione diagnostica (o assessment )in età evolutiva è un passaggio fondamentale e si focalizza su vari aspetti:

  • Comportamentali: Analisi dei comportamenti osservabili.
  • Cognitivi: Valutazione dei processi di pensiero e delle funzioni cognitive.
  • Emotivi: Esame delle emozioni e delle reazioni affettive.
  • Psicofisiologici: Considerazione delle risposte fisiologiche legate agli stati emotivi.

Ruolo dello Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

Lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale in età evolutiva svolge molteplici ruoli, tra cui:

  • Consulente: Fornisce indicazioni e consigli ai genitori e agli educatori.
  • Diagnosta: Effettua valutazioni precise per identificare le difficoltà del bambino.
  • Insegnante: Educa il bambino e i genitori sulle strategie per gestire e superare i problemi.

Obiettivi dell’Intervento

Gli obiettivi della TCC in età evolutiva variano in base alla gravità e alla tipologia del disagio e possono includere:

  • Intervento psicoterapeutico: Trattamento diretto dei disturbi psicologici.
  • Prevenzione: Attività mirate a prevenire l’insorgere di problemi futuri.
  • Valorizzazione: Potenziamento delle risorse personali e delle capacità del bambino.

Fasi del Colloquio Clinico

Il colloquio clinico è una parte essenziale della valutazione e dell’intervento:

  • Con i genitori: Serve a raccogliere informazioni dettagliate sul disagio del bambino, comprendere il ruolo dei genitori e identificare risorse e comportamenti da modificare.
  • Con il bambino: Aiuta a comprendere la percezione del bambino riguardo al proprio disagio, le situazioni in cui si manifesta e le conseguenze, e a definire gli obiettivi terapeutici.

Tappe Evolutive e Aree di Maggior Disagio

Le principali fasi dello sviluppo richiedono approcci specifici per affrontare i problemi comuni:

  • Età prescolare: Paure, ansia da separazione, iperattività, difficoltà nel gioco, ecc.
  • Infanzia (6-10 anni): Ansia sociale, difficoltà di apprendimento, bassa autostima, ecc.
  • Inizio adolescenza (11-15 anni): Sbalzi d’umore, ansia, depressione, uso di sostanze, ecc.
  • Adolescenza (16-19 anni): Difficoltà relazionali, ansia legata a scelte future, ritiro sociale, ecc.

Terapia di Gioco Cognitivo-Comportamentale (TGC)

La TGC è particolarmente efficace per i bambini in età prescolare, coinvolgendoli attivamente attraverso il gioco:

  • Coinvolgimento attivo: I bambini partecipano attivamente al processo terapeutico.
  • Strategie adattive: Si focalizza sullo sviluppo di competenze più adattive.
  • Approccio strutturato: Utilizza tecniche empiricamente dimostrate come il modeling.
  • Materiali educativi: Impiego di strumenti visivi e manipolabili per facilitare la comprensione e il coinvolgimento.

La TCC in età evolutiva, adattata alle necessità specifiche dei bambini, si rivela un approccio potente e flessibile, in grado di promuovere cambiamenti significativi e duraturi nel loro benessere psicologico.

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