L’approccio EMDR nei casi di adozione: un intervento per i disturbi del comportamento

I Disturbi del Comportamento nei Bambini Adottati

I bambini e gli adolescenti adottati possono presentare una gamma di disturbi del comportamento, che spesso riflettono esperienze traumatiche vissute nelle prime fasi della loro vita. Questi comportamenti possono includere irritabilità, difficoltà nel regolare le emozioni, aggressività e chiusura sociale. La complessità delle loro storie personali richiede un approccio terapeutico che vada oltre la gestione superficiale dei sintomi e affronti le radici profonde del trauma. L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) rappresenta una risposta efficace, poiché si concentra sulla rielaborazione dei ricordi traumatici e sulla promozione del benessere emotivo (Shapiro, 2018; Van der Kolk, 2015).

L’EMDR: Un Intervento per la Rielaborazione del Trauma

L’EMDR è una terapia che utilizza la stimolazione bilaterale per facilitare la rielaborazione delle esperienze traumatiche, consentendo al cervello di elaborare in modo più adattivo i ricordi dolorosi. Applicato ai bambini adottati, l’EMDR aiuta a risolvere i traumi pregressi che possono manifestarsi sotto forma di comportamenti problematici (Shapiro, 2018). Questo approccio è particolarmente utile per affrontare le memorie traumatiche legate all’abbandono, al senso di non appartenenza e alla mancanza di cure adeguate, elementi comuni nei percorsi di adozione (Cloitre, Cohen, & Koenen, 2006).

Come l’EMDR Aiuta nei Casi di Adozione

L’EMDR, dopo una prima fase di stabilizzazione del bambino o dell’adolescente attraverso l’installazione delle risorse e del “posto al sicuro”, permette di identificare i ricordi traumatici che influenzano il comportamento attuale del bambino o adolescente. Le sessioni includono una fase di preparazione in cui il terapeuta costruisce un rapporto di fiducia e spiega il processo al giovane paziente. Successivamente, si passa alla rielaborazione dei traumi attraverso la stimolazione bilaterale, permettendo al cervello di elaborare i ricordi traumatici in un contesto più sicuro e accettabile (Shapiro, 2018; Muratori, Ciacchini, Conversano, & Villani, 2022).

Importanza di Elaborare i Trigger Legati alle Esperienze di Deprivazione e Attaccamento

Nei casi di adozione, i bambini possono aver vissuto una serie di esperienze traumatiche, come la deprivazione di cure, la mancanza di una figura di attaccamento stabile e l’istituzionalizzazione. Molti bambini adottati hanno subito cambiamenti multipli di famiglie affidatarie, con conseguente senso di instabilità e sfiducia negli adulti. Inoltre, la separazione dalla famiglia di origine, anche se necessaria per la loro protezione, può lasciare profonde cicatrici emotive. Questi traumi, se non elaborati, possono manifestarsi sotto forma di disturbi del comportamento, come aggressività, ansia e difficoltà a instaurare relazioni di fiducia (Pynoos, Steinberg, & Goenjian, 2007). L’EMDR offre uno strumento per affrontare questi trigger emotivi, permettendo al bambino di rilasciare l’emozione negativa associata a tali esperienze e costruire una percezione più positiva e sicura del proprio passato.

Ulteriori Considerazioni sui Traumi di Adozione

L’adozione non è solo una nuova opportunità di vita, ma può anche riattivare vecchi traumi legati a squalifiche e umiliazioni subite dai genitori biologici o alla percezione di essere stati abbandonati. L’EMDR aiuta a rielaborare questi ricordi, riducendo la carica emotiva e facilitando la costruzione di un attaccamento sicuro con i genitori adottivi. È essenziale, inoltre, che i terapeuti che lavorano con bambini adottati siano consapevoli dell’importanza di un approccio empatico e personalizzato, che tenga conto del vissuto unico di ogni paziente (Van der Kolk, 2015).

L’EMDR come Strumento di Trasformazione

L’EMDR si è dimostrato un approccio terapeutico efficace per affrontare i disturbi del comportamento nei bambini adottati, permettendo loro di rielaborare i traumi del passato e promuovere un senso di sicurezza e appartenenza. È fondamentale che i terapeuti siano adeguatamente formati per lavorare con questa metodologia, garantendo un supporto completo e specializzato ai giovani pazienti. Questo processo non solo contribuisce a ridurre i comportamenti problematici, ma aiuta anche a costruire un legame più forte e positivo con la nuova famiglia adottiva.

Il Professionista Formato in EMDR per il Trattamento di Bambini e Adolescenti

È fondamentale che chi desidera intraprendere un percorso di terapia EMDR, specialmente per trattare disturbi complessi come i disturbi del comportamento nei bambini e adolescenti, si affidi a professionisti adeguatamente formati per utilizzare questo approccio

La formazione ufficiale in EMDR garantisce che il terapeuta abbia acquisito le competenze necessarie per applicare efficacemente questa metodologia. In Italia, i terapeuti possono iniziare con i primi due livelli di formazione per l’EMDR per adulti, ma hanno anche la possibilità di approfondire la loro conoscenza con corsi avanzati specifici sull’applicazione dell’EMDR a bambini e adolescenti (EMDR018). Per ulteriori dettagli sulla formazione, è possibile visitare il sito ufficiale dell’Associazione EMDR Italia www.emdritalia.it.

Articolo a cura del: 
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica

Bibliografia:

  • Cloitre, M., Cohen, L. R., & Koenen, K. C. (2006). Treating Survivors of Childhood Abuse: Psychotherapy for the Interrupted Life. Guilford Press.
  • Muratori, P., Ciacchini, R., Conversano, C., & Villani, S. (2022). Mindfulness per i disturbi del comportamento. Modelli di intervento e attività per bambini e genitori. Franco Angeli.
  • Pynoos, R. S., Steinberg, A. M., & Goenjian, A. (2007). Traumatic Stress in Childhood and Adolescence: Recent Developments and Current Controversies. PTSD Research Quarterly, 18(1).
  • Shapiro, F. (2018). Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) Therapy: Basic Principles, Protocols, and Procedures. Guilford Press.
  • Van der Kolk, B. A. (2015). Il corpo accusa il colpo: Mente, corpo e cervello nell’elaborazione delle memorie traumatiche. Raffaello Cortina Editore.

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