La psicoterapia EMDR con i genitori può essere indicata per sostenere gli aspetti della genitorialità, in termini di capacità di pensare a se stessi e ai propri figli, al proprio ruolo e alla propria storia attuale e passata, in situazioni di rischio o di fragilità o di cambiamento, che possono rendere più difficile il bilanciamento tra il proprio benessere psicologico, quello con il partner e quello con i propri figli.
Infatti, l’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) si è dimostrata una risorsa preziosa per i genitori che desiderano affrontare i traumi passati e migliorare la loro relazione con i figli. Questa forma di psicoterapia, sviluppata per trattare il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), si è rivelata efficace nel riprocessare i ricordi traumatici e ridurre la loro potenza emotiva.
Nei genitori, i traumi non elaborati possono influire negativamente sulla capacità di connettersi con i figli, poiché le ferite del passato possono riattivare copioni e script dannosi. Attraverso l’EMDR, i genitori possono affrontare e bonificare questi traumi, aprendo la strada a relazioni più autentiche e meno condizionate dalle esperienze passate. Ciò favorisce un ambiente familiare più sano, consentendo ai genitori di rispondere alle esigenze emotive dei loro figli in modo più consapevole e amorevole.
Quando si sperimenta un disagio personale o nelle relazioni familiari la presenza di traumi legati al proprio passato di figlio o ad altre esperienze negative possono condizionale la relazione presente con il proprio figlio e possono rendere più complicato il compito dei genitori o condurre a sperimentare una crisi con se stessi e il proprio ruolo.
La psicoterapia EMDR è particolarmente indicata per affrontare temi e difficoltà legate allo sviluppo delle relazioni significative, affettive e di attaccamento, che vengono esplorate attraverso la relazione con il terapeuta stesso, la comprensione delle dinamiche interpersonali, la lettura delle esperienze relazionali in un’ottica evolutiva, le esperienze affettive, cognitive e immaginative e l’utilizzo della stimolazione bilaterale alternata (SBL).
La psicoterapia per i genitori può essere indicata quando si sperimenta un disagio personale nella costruzione delle relazioni di attaccamento e di dipendenza; quando si sperimentano difficoltà di sviluppo del bambino, che mettono in crisi le capacità di rispondere ai suoi bisogni efficacemente, sperimentando frustrazione, senso di colpa, rimorsi o vergogna; quando si diventa genitori in giovane età, o genitori da soli e può nascere una difficoltà nel portare avanti i propri compiti di sviluppo; quando arriva un nuovo figlio e l’assetto della vita familiare si complica, portando a sperimentare un carico di stress personale e nelle relazioni con i figli; quando si sperimenta depressione post-partum, non soltanto nella madre, ma anche nel padre; quando si sperimenta una difficoltà nella procreazione o gravidanze particolarmente a rischio, e queste situazioni possono avere una ricaduta sulla propria autostima, sul proprio umore e sulla relazione con il bambino; quando si affrontano percorsi di genitorialità adottiva che portano a sperimentare uno stress che ricade sulla costruzione del rapporto con il figlio.
Solitamente quando si svolgono interventi psicoterapeutici con il bambino e con i genitori, possono essere predisposti degli spazi di intervento psicologico dedicati alla relazione genitori-figli, concordati con lo psicoterapeuta.