Stordimento Emotivo e Dissociazione nel Contesto Tecnologico
L’uso estensivo della tecnologia da parte di bambini e adolescenti è una realtà con cui genitori ed educatori si confrontano quotidianamente. Quando l’interazione con gli schermi diventa eccessiva, questa esposizione può portare a fenomeni di stordimento emotivo, in cui il giovane si allontana progressivamente dalle proprie emozioni, cercando di evitarle, soprattutto quando sono spiacevoli. Questo fenomeno è correlato alla dissociazione, che si manifesta come una frattura tra il mondo interiore del bambino e la sua percezione della realtà esterna. Capire i rischi legati all’uso intensivo della tecnologia e i segnali di dissociazione è fondamentale per proteggere lo sviluppo psicologico e sociale dei giovani.
Dissociazione in Età Evolutiva: Che Cos’è e Come si Manifesta
La dissociazione è un fenomeno psicologico complesso, spesso legato a traumi e a difficoltà emotive, che consiste in un distacco dalla realtà e da sé stessi. Nei bambini e negli adolescenti, può manifestarsi come un distanziamento dalle esperienze emotive o fisiche, una sorta di “scissione” che aiuta a evitare il dolore o l’ansia (Putnam, 1997). I giovani che sperimentano la dissociazione possono apparire distaccati, come se vivessero in un mondo separato o se osservassero la realtà esterna da una posizione lontana e scollegata. Questo fenomeno è spesso una risposta automatica a emozioni complesse o traumatiche, ma può essere esacerbato dalla tecnologia, che diventa uno strumento per evitare il contatto con le proprie emozioni interiori.
Per esempio, un bambino esposto a eventi stressanti o a situazioni che generano ansia potrebbe ricorrere al mondo virtuale come meccanismo di fuga. Questa fuga dalla realtà, inizialmente usata come “auto-terapia”, può trasformarsi in un’abitudine disfunzionale, limitando la capacità del giovane di sviluppare strategie di gestione emotiva e di affrontare i propri stati d’animo. Questo rischio è particolarmente alto nei bambini che, già in tenera età, vengono abituati a utilizzare dispositivi come metodo di “autocalmante”, che impedisce loro di confrontarsi con le emozioni in modo diretto.
Stordimento Emotivo: Come la Tecnologia Può Impedire la Connessione con le Emozioni
Lo stordimento emotivo è una condizione in cui il bambino o l’adolescente perde la capacità di entrare in contatto con le proprie emozioni, soprattutto quelle spiacevoli. Quando il tempo speso davanti a uno schermo diventa eccessivo, il giovane viene bombardato da stimoli che gli impediscono di fermarsi e di riflettere su ciò che prova. Questo “intasamento” emotivo porta a una sorta di anestesia emotiva: il bambino smette di ascoltare e di comprendere le proprie sensazioni interne. La tecnologia diventa così uno strumento per evitare di confrontarsi con emozioni come la frustrazione, l’ansia o la rabbia (Gentile et al., 2012). Nel tempo, questa abitudine a distanziarsi emotivamente può condurre a difficoltà nel riconoscere e regolare le emozioni, creando una base per problemi psicologici e relazionali.
L’assenza di momenti di riflessione e di dialogo con sé stessi, sostituiti da stimoli digitali costanti, impedisce lo sviluppo dell’introspezione e della consapevolezza emotiva, competenze fondamentali per la crescita. Bambini e adolescenti cresciuti con la tecnologia come “antidoto” alle emozioni spiacevoli possono sviluppare un’incapacità a gestire la frustrazione, diventando più inclini a reazioni impulsive e difficilmente controllabili.
Allattamento Digitale: L’Interferenza dello Schermo nel Legame Madre-Bambino
Un fenomeno crescente è quello dell’“allattamento digitale”, in cui i genitori, mentre si occupano dei figli, li distraggono o li intrattengono con dispositivi digitali. Quando, ad esempio, un genitore offre un tablet o uno smartphone al bambino durante il pasto, lo sguardo madre-bambino viene mediato dallo schermo, alterando l’esperienza di connessione diretta (Radesky et al., 2014). Questo sguardo triangolato impedisce il contatto visivo diretto, che è un elemento fondamentale per lo sviluppo emotivo e sociale. Il bambino riceve stimoli visivi dallo schermo, che distolgono l’attenzione dalla relazione con il genitore, compromettendo lo sviluppo della sicurezza emotiva e del senso di attaccamento.
Gli studi suggeriscono che il contatto visivo madre-bambino durante le interazioni quotidiane, come il pasto o il gioco, favorisce la regolazione emotiva e rafforza il legame affettivo (Kirkorian et al., 2009). L’allattamento digitale, invece, crea una forma di “assenza” relazionale: il genitore è fisicamente presente, ma il bambino percepisce una mancanza di attenzione diretta e di intimità. Questo fenomeno non solo limita il senso di vicinanza, ma può influire negativamente sulla sicurezza affettiva e sulla capacità di gestione emotiva futura.
Strategia di Evitamento e Dissociazione: La Tecnologia come Meccanismo di Fuga
La tecnologia, quando usata come strategia di evitamento, può diventare un potente strumento per dissociarsi dalle proprie emozioni. Bambini e adolescenti, soprattutto quelli che vivono situazioni di disagio o di trauma, possono trovare nella tecnologia un rifugio in cui non dover fare i conti con ansie e paure (Twenge, 2017). Questo meccanismo di fuga è un aspetto comune della dissociazione e può essere intensificato dall’uso eccessivo di dispositivi digitali, che permettono al giovane di sfuggire alla realtà, evitando il contatto con le emozioni più difficili.
Inoltre, l’esposizione ai contenuti digitali può desensibilizzare i giovani di fronte a situazioni che, altrimenti, potrebbero generare risposte emotive naturali e appropriate. Ad esempio, l’esposizione a videogiochi o contenuti violenti online può indurre il bambino o l’adolescente a reagire in modo distaccato o persino apatico, riducendo la propria sensibilità emotiva nel mondo reale. Questo fenomeno può portare, nel tempo, a una forma di dissociazione cronica, che limita la capacità del giovane di partecipare pienamente alle esperienze della vita reale e di sviluppare relazioni autentiche.
Suggerimenti per i Genitori: Come Evitare Dissociazione e Stordimento Emotivo
I genitori hanno un ruolo fondamentale nel prevenire i rischi di dissociazione e stordimento emotivo legati all’uso eccessivo della tecnologia. Stabilire limiti chiari sull’uso dei dispositivi, soprattutto durante i momenti di interazione familiare, è uno dei primi passi per favorire un rapporto equilibrato con la tecnologia. Coinvolgere i figli in attività che promuovano il contatto diretto con la realtà, come il gioco all’aperto, la lettura e le attività creative, aiuta a bilanciare gli stimoli digitali e a mantenere vivo il contatto con le proprie emozioni (Greenfield, 2014).
Inoltre, i genitori possono incoraggiare momenti di dialogo e riflessione, chiedendo ai figli di esprimere ciò che sentono e di parlare delle loro esperienze quotidiane. Questi momenti di condivisione aiutano i bambini e gli adolescenti a sviluppare consapevolezza emotiva, riducendo la necessità di utilizzare la tecnologia come rifugio dalle emozioni. Infine, dare il buon esempio, limitando l’uso personale dei dispositivi e dedicando attenzione diretta ai figli, favorisce la costruzione di un ambiente familiare sano e privo di eccessivi stimoli digitali.
Quando Rivolgersi a uno Psicoterapeuta
Se il bambino o l’adolescente manifesta segnali persistenti di stordimento emotivo, isolamento sociale e dissociazione, può essere opportuno rivolgersi a uno psicoterapeuta specializzato in disturbi del comportamento. Il terapeuta, attraverso tecniche specifiche di intervento, aiuterà il giovane a riconnettersi con le proprie emozioni e a sviluppare strategie per gestire ansie e frustrazioni senza ricorrere alla tecnologia come strumento di evitamento. Il supporto terapeutico è particolarmente indicato per i giovani che, a causa di eventi traumatici o situazioni di disagio, hanno trovato nella tecnologia un mezzo per fuggire dalla realtà. Attraverso la psicoterapia, il minore impara a comprendere e affrontare le proprie emozioni, favorendo un percorso di crescita equilibrato e consapevole.
Articolo a cura del:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica
Bibliografia:
- Gentile, D. A., Swing, E. L., Lim, C. G., & Khoo, A. (2012). Video game playing, attention problems, and impulsiveness: Evidence of bidirectional causality. Psychology of Popular Media Culture, 1(1), 62.
- Greenfield, P. M. (2014). Mind and media: The effects of television, video games, and computers. Harvard University Press.
- Kirkorian, H. L., Pempek, T. A., Murphy, L. A., Schmidt, M. E., & Anderson, D. R. (2009). The impact of background television on parent–child interaction. Child Development, 80(5), 1350-1359.
- Putnam, F. W. (1997). Dissociation in children and adolescents: A developmental perspective. Guilford Press.
- Radesky, J. S., Schumacher, J., & Zuckerman, B. (2014). Mobile and interactive media use by young children: The good, the bad, and the unknown. Pediatrics, 135(1), 1-3.
- Twenge, J. M. (2017). iGen: Why today’s super-connected kids are growing up less rebellious, more tolerant, less happy—and completely unprepared for adulthood. Atria Books.