EMDR Theraplay e sensibilità tattile

L’EMDR Theraplay utilizza uno specifico protocollo di intervento evidence based, integrando i principi della Theraplay all’efficacia e alla flessibilità dell’approccio EMDR

Il contatto è una parte fondamentale del sentimento di vicinanza, e molte terapie contengono diversi tipi di forme di contatto.  Il tatto è un aspetto salutare e normale di ciò che accade tra il bambino e il genitore. Sarebbe difficile immaginare l’accudimento di un bambino o di un neonato senza esserci una sorta di contatto. In genere il caregiver tocca il proprio bambino per lavarlo nutrirlo vestirlo e per cambiare i suoi pannolini. Il contatto avviene anche attraverso il cullare il bambino, il coccolarlo, supportare la sua testolina e muoverla e tenerla, attraverso modi di contatto che sono sicuri e gentili. 

Questi differenti tipi di contatto sono essenziali per lo sviluppo del proprio bambino. I ricercatori che si sono occupati di comprendere cosa accade ai cuccioli di animale quando non sono toccati dai loro genitori hanno dimostrato che l’assenza di contatto o un contatto dannoso portano a tutta una serie di problemi inclusa una scarsa crescita fisica. Il contatto sano è un ingrediente essenziale per permettere al bambino di crescere bene. 

Naturalmente, il modo in cui si tocca il bambino cambia a seconda del suo sviluppo, e il genitore dovrà naturalmente adattarsi a queste fasi di crescita. In aggiunta al tocco coinvolto nelle cure di base come il vestirsi, il dare abbracci e le coccole, non appena il proprio bambino inizia ad esplorare avrà bisogno di essere toccato per mantenerlo fisicamente al sicuro. Il bambino una volta che ha imparato a camminare, può improvvisamente esplorare il mondo in modi che possono metterlo in pericolo. I bambini curiosi solitamente vogliono arrampicarsi, correre e fiondarsi sulle cose. Il bisogno di esplorare del bambino non conosce limiti. Ovviamente il bambino è ancora troppo piccolo per essere consapevole del possibile pericolo, quindi è compito del genitore mantenerlo al sicuro. Il genitore può raccoglierlo e portarlo via dal pericolo oppure può tenerlo nel proprio grembo. Il genitore avrà bisogno di tenere la sua mano per sicurezza. Questo tipo di contatto è pratico e chiaro, e aiuta il bambino a sentire che qualcuno più grande e più saggio di lui sta rendendo le cose sicure, così che lui possa rilassarsi ed essere bambino. 

Quando il bambino cresce, il contatto continua ad essere un importante naturale parte della loro relazione con i genitori. Il bambino sta imparando ad andare in bicicletta e necessita di un supporto fisico per stabilizzarsi mentre prova qualcosa di nuovo. 

Il tocco può essere anche molto nutriente e fornire supporto emozionale. Quanto meglio fa sentire piangere sulle spalle di qualcuno piuttosto che piangere da soli?

È stato suggerito che il tatto è la prima forma di linguaggio e che anche prima di vedere, sentire gli odori, i sapori o i suoni, si fa esperienza con gli altri e verso se stessi attraverso il tatto. Il tatto è essenziale per la formazione di un legame emotivo con gli altri. Inoltre aiuta a fronteggiare le difficoltà poiché il tocco sicuro e gentile può alleviare dallo stress ed avere un effetto calmante. Il tocco, così come un abbraccio da una persona che ci fa sentire al sicuro, può ridurre i sentimenti di ansia e di depressione. 

Un tocco sano è essenziale per uno sviluppo sano. 

All’interno dell’approccio di Theraplay il tocco sano è utilizzato come parte naturale di molte attività. Per la maggior parte dei bambini è una gioia essere toccati e sentire questo senso di vicinanza e connessione che il contatto porta. Per altri, può essere difficile. 

Quando il contatto diventa difficile

Il proprio bambino può trovare difficile essere toccato per un’ampia varietà di ragioni. Forse ha fatto esperienza di una nascita difficile (sofferenza perinatale) e di interventi medici, che sono stati collegati al dolore piuttosto che al comfort. Forse è nato con un elevato livello di sensibilità tattile, O forse quando era piccolo i suoi genitori non erano in grado di essere sensibili nel modo di maneggiarlo. Può darsi anche che il bambino abbia fatto esperienze di forme di tocco inadeguato quali anche di abusanti (stringerlo troppo forte, con odio e aggressività) nei primi anni di vita, che lo hanno portato a confondersi su che cosa significa essere toccati. Per molte ragioni, alcuni bambini (e alcuni adulti) trovano difficile l’aspetto del tocco o del contatto fisico con un’altra persona. 

Cosa può fare il genitore?

Si pensi al modo in cui il proprio bambino reagisce a differenti tipi di tocco. Alcuni bambini sembrano desiderare molto contatto fisico e tocco, mentre altri possono rifuggirlo o evitarlo. Alcuni possono sembrare molto sensibili al tocco delicato, ma si trovano bene con un tocco più fermo e deciso. Alcuni genitori provano ad andare verso il bambino e vedono che invece lui scappa via da loro, o quando il bambino viene  verso il genitore e inizia a picchiarlo, e questo non fa stare bene nessuno. Può essere complicato sapere come rispondere a differenti sensibilità riguardo il tocco. Il primo step è quello di conoscere realmente il proprio bambino attraverso la sua osservazione e pensare realmente come rispondergli. 

Una semplice check-list: come risponde il vostro bambino al tocco?

Verificare se questi aspetti possono suonare familiari: 

  • Non riesce a raccontarvi se la sua faccia è sporca
  • Il bambino abbraccia troppo forte e spesso rompe le cose, come le matite attraverso una pressione troppo forte
  • Il bambino costantemente tocca persone e oggetti
  • Il bambino lascia cadere a terra oggetti frequentemente
  • Al bambino piace camminare scalzo

Se sono state segnate queste risposte il bambino probabilmente è poco reattivo al tocco. Questo significa che non percepisce le sensazioni molto bene e necessita di toccarle di più, premere forte o spingersi contro le cose, al fine di sentire che le cose sono lì. 

Adesso, invece, si considerino questi aspetti:

  • Odia essere coccolato o solleticato
  • Si infastidisce se qualcuno “accidentalmente” lo tocca
  • Non gli piace lavarsi i capelli e spazzolarsi
  • Evita i giochi disordinati (poco strutturati), e non gli piace avere cose come pittura o sabbia nelle mani. 
  • È pignolo (selettivo) riguardo i tessuti dei suoi abiti. 

Se sono state spuntate gli aspetti sopra descritti il bambino potrebbe rientrare in quel gruppo di bambini definiti eccessivamente reattivi al tocco leggero.  Questo significa che il bambino è molto sensibile al tatto, e il tocco può essere doloroso per lui, e può reagire alle piccole cose che lo rendono ansioso. Questo significa che molte cose, come persone che lo sfiorano o l’essere in posti rumorosi e affollati può essere difficile per questi bambini. 

Alcune volte il modo in cui il bambino risponde al tocco, può essere complicato e merita di essere attentamente valutato per verificare se il bambino presenta difficoltà dell’elaborazione sensoriale (ad esempio con uno psicologo pediatrico specializzato nella valutazione e nel trattamento dei disturbi sensoriali). 

I bambini che hanno fatto esperienze traumatiche (incluse procedure mediche), scarse cure precoci e bambini che hanno difficoltà legate ad una quadro diagnostico come l’autismo, spesso presentano problemi legati al tatto e al movimento. È importante comprendere in modo appropriato le problematiche del bambino in modo da poterlo aiutare. Il genitore può pensare che il bambino sia difficile o che possa essere respingente verso il genitore, quando in verità sta combattendo con qualcosa che va avanti all’interno del suo corpo. Per esempio, il genitore prova ad abbracciare il figlio e il bambino si allontana. Il genitore si sente triste e respinto quando in realtà la reazione del bambino è dovuta al fatto che al bambino non piace la sensazione di essere toccato. Non ha a che vedere quindi col fatto che al bambino non piace il genitore. 

Nella Theraplay il tocco è utilizzato in modi differenti attraverso dimensioni diverse il genitore può trovare che alcuni modi di utilizzare il tocco funzionano meglio di altri con il proprio bambino. La cosa importante è notare come il bambino risponde, e di conseguenza aggiustare quello che il genitore fa per rendere il più gestibile possibile per il bambino e continuare a provare. 

Provare a mantenere la pratica del tatto è una naturale parte dell’attività.  Mantenere la calma, essere chiari e fiduciosi ed evitare solletico e dispetti. Il cuore del messaggio che proviene dalla Theraplay è che il tocco spesso necessita di essere gentile e sicuro. Il tocco e il contatto fisico dovrebbero sempre essere a beneficio del bambino. 

Articolo a cura del: 
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica

Bibliografia:

  • Rodwell, H., & Norris, V. (2017). Parenting with Theraplay®: Understanding Attachment and How to Nurture a Closer Relationship with Your Child. Jessica Kingsley Publishers.

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