Tra pathos e cura: il ruolo integrato della Psicologia Pediatrica in Pronto Soccorso

Un crocevia di bisogni: il Pronto Soccorso Pediatrico

Il Pronto Soccorso Pediatrico (PSPed) è un luogo unico e complesso, dove la linea di confine tra urgenza medica e necessità psicologica è sottilissima. Qui, le famiglie arrivano spesso spiazzate, spinte da un senso di urgenza che a volte non è proporzionale alla gravità medica, ma riflette il bisogno profondo di rassicurazione e comprensione. Come afferma Antonio Carollo, il PSPed non è solo un luogo di cura, ma uno spazio di accoglienza per l’intera famiglia, dove il pathos vissuto si intreccia con il bisogno di risposte concrete.

Un’esperienza straordinaria: tra crisi e trasformazione

L’accesso al pronto soccorso è un evento critico che interrompe la continuità della quotidianità. Per le famiglie funzionali, questo può essere un momento straordinario, spesso legato alla scoperta di una patologia grave. Per le famiglie disfunzionali, il PSPed può rappresentare un’abitudine malsana da mettere in discussione, come nel caso di neglect o ipercura. La capacità degli operatori di decodificare questi pattern è essenziale per avviare un percorso trasformativo.

Il Modello Integrato: Un’alleanza di saperi

La rete multidisciplinare

La gestione delle emergenze pediatriche richiede una sinergia tra molteplici figure professionali. Medici, infermieri, psicologi, operatori sociosanitari e guardie giurate operano in un sistema interconnesso, dove ogni ruolo è essenziale. La formazione integrata e i briefing multidisciplinari diventano strumenti imprescindibili per garantire un approccio coerente e olistico.

L’importanza della narrazione

Il pensiero narrativo, come sottolineato da J. Bruner, è fondamentale nel contesto del PSPed. Aiutare i genitori e i bambini a dare un senso all’esperienza vissuta non solo allevia l’ansia, ma crea un ponte verso una maggiore resilienza. Attraverso metafore e schemi narrativi, l’evento traumatico viene rielaborato, trasformandolo in un’opportunità di crescita.

Psicologia pediatrica: un approccio clinico-evolutivo

Il contributo dello psicologo pediatrico si estende ben oltre il semplice supporto emotivo. Si tratta di un lavoro clinico-evolutivo che prende in carico i bisogni di tutte le parti coinvolte:

  • Del bambino: gestire il dolore e la paura, facilitare l’elaborazione di un’esperienza critica.
  • Dei genitori: offrire supporto nella gestione dell’ansia e delle emozioni intense, promuovendo competenze genitoriali funzionali.
  • Degli operatori sanitari: fornire contenimento emotivo e strumenti per affrontare lo stress professionale.

Tra Dolore e Paura: Strategie Psicologiche Avanzate

Distinguere dolore e paura

Il dolore fisico e la paura psicologica sono spesso intrecciati, amplificandosi reciprocamente. Una delle sfide principali dello psicologo pediatrico è aiutare il bambino a separare queste due dimensioni. Attraverso tecniche di coping distrattivo, come l’uso di pupazzi, libri pop-up o giochi manipolativi, si crea un contesto di sicurezza che riduce la percezione del dolore e favorisce un trattamento medico meno traumatico.

Il ruolo delle metafore

Le metafore narrative, come la favola di Alice nel Paese delle Meraviglie, sono strumenti potenti per aiutare i bambini a rielaborare l’esperienza ospedaliera. Esse permettono di costruire un ponte tra il mondo familiare e quello ospedaliero, aiutando il bambino a sentirsi meno spaesato.

Coinvolgere i genitori come base sicura

I genitori sono parte integrante del processo terapeutico. Attraverso colloqui mirati, vengono guidati a diventare una “base sicura” per i loro figli, modulando le loro emozioni e offrendo un sostegno rassicurante.

Resilienza e Crescita: Il Percorso del Bambino e della Famiglia

Attivare la resilienza

La resilienza non è una dote innata, ma una capacità che può essere coltivata. Il PSPed rappresenta un’occasione per trasformare un evento traumatico in un momento di crescita, sia per il bambino che per la famiglia. Attraverso interventi clinico-evolutivi, si lavora per:

  • Favorire l’elaborazione del trauma.
  • Promuovere strategie di coping adattive.
  • Riattivare le risorse intrinseche ed estrinseche.

Il ruolo dello scaffolding

Il concetto di scaffolding, introdotto da Vygotskij, trova applicazione nel PSPed. Si tratta di fornire un supporto graduale e modulato, aiutando il bambino a sviluppare competenze che gli permettano di affrontare le sfide evolutive poste dalla condizione di malattia.

Una Visione Olistica per il Futuro

Il Pronto Soccorso Pediatrico è molto più di un luogo di cura medica: è uno spazio di accoglienza e trasformazione. L’approccio integrato, che coniuga competenze mediche, psicologiche e sociali, rappresenta un modello di intervento innovativo e umano. La capacità di vedere il bambino, i genitori e gli operatori come parte di un sistema interconnesso è la chiave per offrire una cura veramente olistica.

Articolo a cura del: 
Dott. Samuele Russo – Psicologo, Psicoterapeuta, Psicoterapeuta EMDR, specialista in Psicologia Pediatrica

Bibliografia:

  • Bruner, J. (1991). Acts of Meaning. Harvard University Press.
  • Vygotskij, L. S. (1978). Mind in Society: The Development of Higher Psychological Processes. Harvard University Press.
  • Goffman, E. (1974). Frame Analysis. Harper & Row.

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