
Chi è un bambino ALTAMENTE SENSIBILE e come si riconosce?
Partiamo da una ricerca. Nel 1989, lo psicologo americano Jerome Kagan fece una ricerca su oltre 500 neonati. Dopo averli seguiti per diverso tempo, notò che tra di loro uno su cinque era particolarmente agitato: si muoveva di più, piangeva di più e aveva più bisogno di contatto fisico. Kagan coniò un termine per questi bimbi: bambini altamente reattivi.
E’ stata in seguito la psicologa e autrice Elaine Aron a usare il termine “alta sensibilità”. Il suo libro del 1996 “The Highly Sensitive Person“, ha venduto oltre un milione di copie. Kagan ha poi osservato che gli stessi bambini molto agitati da neonati, da adulti diventavano più inibiti.
Come si riconosce un bimbo molto sensibile
L’ipersensibilità è un tratto che si trasmette familiarmente e non si sa ancora in che modo. Se un bimbino è altamente sensibile è probabile che anche la mamma o il papà lo siano.
I bambini altamente sensibili sono quelli che per esempio:
- amano giocare da soli;
- hanno uno o due amichetti e sono intimoriti da gruppi grossi;
- preferiscono stare vicino alla mamma;
- sussultano per i rumori forti;
- mostrano un’empatia molto spiccata, per gli altri bimbi ma anche per gli animali.
- Soffrono quando vedono un animale ferito, non sopportano le ingiustizie.
Soprattutto il dono più grande che un genitore può fare a suo figlio è quello di offrire al bambino gli strumenti per decodificare quello che sente, come per esempio dare il nome giusto alle sue emozioni, in modo da comprendere quello che si sta provando. Il termine usare è ‘validare‘: dare validità a ciò che il bambino sta sentendo perché se lo sente è vero. Così il bambino impara ad avere fiducia delle proprie sensazioni.
Il genitore può anche aiutare il figlio a sperimentare e a superare, passo dopo passo, i propri limiti. Senza forzature, senza costrizioni, senza giudizio. Si può chiedere al bambino se vuole entrare in una fase di sperimentazione e rispettare poi la sua decisione. I bambini altamente sensibili sono molto curiosi e proprio questa voglia interna di scoprire, spingerà il bambino a fare un passetto avanti. Un bambino altamente sensibile, ha una gran voglia di scoprire il mondo. Ha solo paura di farlo e questo lo porterà a farlo con molta lentezza, un passo alla volta.
Se non si rispetta l’animo sensibile di chi è nato con questo tratto di personalità, il pericolo diventa quello di vivere una vita non tua e non essere mai completamente te stesso. Si rischia di avere questa sensibilità sotto pelle che continua a premere e trova il suo sfogo in somatizzazioni o chiusure che allontanano da una contatto autentico con le persone.
Articolo curato da:
Dott. Samuele Russo – Psicologo, specialista in Psicologia Pediatrica
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